Gli italiani, oltre ad essere un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori, sono anche di truffatori. Una specialità. Ricordate il film “Totò Truffa 62”? Uno dei migliori del Principe. Fra le varie scene dove vengono rappresentate le varie truffe organizzate dai due protagonisti, Totò e Nino Taranto, c’è anche la vendita della Fontana di Trevi a un credulone turista italo-americano, Decio Cavallo, che viene poi preso per folle e condotto al manicomio, è passata alla storia del cinema comico italiano.In fantasia non ci frega nessuno. Sentite questa. L’altro giorno mi arriva nella mia casella di posta elettronica questo messaggio: «Spero ciò ti arrivi in tempo utile. Sono stato a Plymouth {UK} e durante il mio soggiorno i miei documenti sono stati rubati insieme al mio passaporto internazionale e la mia carta di credito che si trovava nella mia borsa. necessito della somma di 1.000 euro per coprire le mie spese. Puoi aiutarmi a spedire i soldi via Western Union O MoneyGram? Fatemi sapere. Ti prometto di rimborsarti della cifra non appena torno domani, Per favore fammi sapere se puoi farlo per me. Posso mandarti i dettagli su come trasferire la somma. Spero di ricevere a breve la tua risposta. Grazie, un abbraccio». Firmato da un noto giornalista calabrese mio conoscente. Palesemente falso. L’ho subito cestinato per vari e ovvi motivi. Ma la sola idea che l’anonimo truffatore abbia potuto pensare che la cosa potesse avere un minimo di successo inquieta.