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In una terza giornata di Dna Silver molto corsara (quattro le vittorie esterne) non mancano le sorprese e le cadute eccellenti. Ne trae vantaggio la Bnb di Giulio Cadeo che espugna anche Agrigento e resta l’unica imbattuta, mentre a distanza di qualche chilometro una Bari in netta ripresa è l’unica squadra ancora al palo.
Una sola squadra al comando- E’, come detto, la matricola barese. Che si giochi al Nord o in Sicilia, a punteggio basso o ai novanta punti, per ora sembra non fare differenza. Sette giorni dopo il colpo di Casalpusterlengo, gli orange si ripetono anche al PalaMoncada con sei uomini in doppia cifra in una rotazione dove nessuno supera i trentuno minuti. Indubbi i meriti di coach Cadeo, non nuovo a partenze sprint in campionato, che ha saputo trovare già equilibri e quadrature in una squadra decisamente rinnovata rispetto alla scorsa stagione, i cui superstiti sono solo Merletto, Ancellotti e De Angelis.
Omegna di forza- L’altra significativa vittoria esterna della giornata è quella della squadra di Giampaolo Di Lorenzo. Prese le misure nella sconfitta di Roseto e regolata senza difficoltà Chieti, la Paffoni stavolta fa la voce grossa su uno dei campi piu’ ostici della Silver, quello di Ferrara. Sembra funzionare, per ora, l’equilibrio costruitosi attorno al talento offensivo di Mike James (33 ieri e 28.7 di media in questo inizio) ma va valutato sul lungo periodo l’impatto di un playmaker realizzatore sui risultati della squadra.
Mantova corsara- Come la Bnb, gli Stings di coach Morea sono gli unici ad aver vinto entrambe le gare in trasferta finora disputate. Va detto, però, che l’ex Mirandola ha finora giocato a Bari all’esordio e sfruttato il campo neutro di Siena (casa dell’Affrico) a causa del concerto di Renato Zero al Mandela Forum. In ogni caso Mantova sta mostrando elementi interessanti, come l’esplosivo lungo Jefferson (9/9 da due ed in doppia doppia) vicino a contendere a Iannuzzi la palma di miglior pivot della giornata.
Agrigento stenta- Se la sconfitta di Reggio Calabria era stato un primo mezzo campanello d’allarme, il passo falso interno con Corato di sicuro aumenta le sensazioni sul difficile momento della squadra di Ciani. Buone le prestazioni dei tre nuovi acquisti, ma paradossalmente può aver inciso proprio questo in maniera negativo sull’inizio della Moncada. Le rotazioni si sono ristrette all’improvviso, privando di minuti significativi elementi importanti della scorsa stagione quali Anello e De Laurentis, ma restiamo in attesa di verificare il reale impatto di un asse play-pivot tra i migliori della categoria.
Bawer di squadra- Difesa e gruppo hanno da sempre contraddistinto le fortune biancazzurre della scorsa stagione. Anche domenica, allora, il tema è stato rispettato con i senior della Bawer pronti a dividersi la scena nei diversi momenti della gara. La scossa l’ha data Vico dalla panca con dodici punti nel secondo quarto, Iannuzzi (20+16) ha dominato l’area colorata incurante della presenza di Lele Rossi sull’altra sponda, mentre Austin è uscito alla distanza deliziando il pubblico con le sue giocate di post-basso. Il tutto condito dalla solita lucida regia di Cantone e dall’esponenziale crescita offensiva di un Rezzano sempre solido in difesa. E sabato una prima importante verifica ad Omegna testa le reali ambizioni degli uomini di Benedetto. 
Donatello Viggiano
IN una terza giornata di Dna Silver molto corsara (quattro le vittorie esterne) non mancano le sorprese e le cadute eccellenti. Ne trae vantaggio la Bnb di Giulio Cadeo che espugna anche Agrigento e resta l’unica imbattuta, mentre a distanza di qualche chilometro una Bari in netta ripresa è l’unica squadra ancora al palo.

Una sola squadra al comando – E’, come detto, la matricola barese. Che si giochi al Nord o in Sicilia, a punteggio basso o ai novanta punti, per ora sembra non fare differenza. Sette giorni dopo il colpo di Casalpusterlengo, gli orange si ripetono anche al PalaMoncada con sei uomini in doppia cifra in una rotazione dove nessuno supera i trentuno minuti. Indubbi i meriti di coach Cadeo, non nuovo a partenze sprint in campionato, che ha saputo trovare già equilibri e quadrature in una squadra decisamente rinnovata rispetto alla scorsa stagione, i cui superstiti sono solo Merletto, Ancellotti e De Angelis.
Omegna di forza – L’altra significativa vittoria esterna della giornata è quella della squadra di Giampaolo Di Lorenzo. Prese le misure nella sconfitta di Roseto e regolata senza difficoltà Chieti, la Paffoni stavolta fa la voce grossa su uno dei campi piu’ ostici della Silver, quello di Ferrara. Sembra funzionare, per ora, l’equilibrio costruitosi attorno al talento offensivo di Mike James (33 ieri e 28.7 di media in questo inizio) ma va valutato sul lungo periodo l’impatto di un playmaker realizzatore sui risultati della squadra.
Mantova corsara – Come la Bnb, gli Stings di coach Morea sono gli unici ad aver vinto entrambe le gare in trasferta finora disputate. Va detto, però, che l’ex Mirandola ha finora giocato a Bari all’esordio e sfruttato il campo neutro di Siena (casa dell’Affrico) a causa del concerto di Renato Zero al Mandela Forum. In ogni caso Mantova sta mostrando elementi interessanti, come l’esplosivo lungo Jefferson (9/9 da due ed in doppia doppia) vicino a contendere a Iannuzzi la palma di miglior pivot della giornata.
Agrigento stenta – Se la sconfitta di Reggio Calabria era stato un primo mezzo campanello d’allarme, il passo falso interno con Corato di sicuro aumenta le sensazioni sul difficile momento della squadra di Ciani. Buone le prestazioni dei tre nuovi acquisti, ma paradossalmente può aver inciso proprio questo in maniera negativo sull’inizio della Moncada. Le rotazioni si sono ristrette all’improvviso, privando di minuti significativi elementi importanti della scorsa stagione quali Anello e De Laurentis, ma restiamo in attesa di verificare il reale impatto di un asse play-pivot tra i migliori della categoria.
Bawer di squadra – Difesa e gruppo hanno da sempre contraddistinto le fortune biancazzurre della scorsa stagione. Anche domenica, allora, il tema è stato rispettato con i senior della Bawer pronti a dividersi la scena nei diversi momenti della gara. La scossa l’ha data Vico dalla panca con dodici punti nel secondo quarto, Iannuzzi (20+16) ha dominato l’area colorata incurante della presenza di Lele Rossi sull’altra sponda, mentre Austin è uscito alla distanza deliziando il pubblico con le sue giocate di post-basso. Il tutto condito dalla solita lucida regia di Cantone e dall’esponenziale crescita offensiva di un Rezzano sempre solido in difesa. E sabato una prima importante verifica ad Omegna testa le reali ambizioni degli uomini di Benedetto. 

 

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