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DA poliziotto integerrimo a boss della mafia: nulla di più semplice quando si tratta di fiction. Quello che facile non è, invece, è farsi “arruolare” da un mostro sacro del cinema mondiale come Ridley Scott. Ebbene Domenico Fortunato c’è riuscito.

L’attore lucano, dopo essersi guadagnato la ribalta internazionale con la serie “Il commissario Rex” in cui veste i panni dell’ispettore Monterosso, ha centrato un’altra impresa (per molti altri) “impossibile”: far parte del cast della nuova serie firmata dal regista britannico “The Vatican- Segreti vaticani”. Fortunato, prima di aggiudicarsi la parte del folkloristico uomo d’onore, ha dovuto sbaragliare la concorrenza agguerritissima di altri 200 attori, alcuni anche di calibro. Ma alla fine l’ha spuntata.

Il boss di “The portrait”, la puntata pilota della serie girata a Roma, sarà lui. «Sono strafelice – ammette Fortunato- è l’esperienza professionale più bella della mia vita». Il merito? «Tutto di mia madre Letizia – racconta l’attore- è lei che ha letto su Repubblica dei casting di Ridley Scott a Roma e mi ha spinto a parteciparvi. Per non darle un dispiacere ho presentato il curriculum, ma senza troppa convinzione. Poi una sera, alle 19, mi chiama il mio agente e mi dice: «Hai tre scene da imparare, domani alle 12 hai il provino». Ho studiato tutta la notte, sono arrivato al provino con addosso una tensione indescrivibile: davanti a me Mina Gold, la più grande casting director del mondo. Qualche giorno dopo- ricorda Fortunato- ho ricevuto una mail per un call back con Ridely Scott. Sono arrivato con un’ora d’anticipo, tanta era l’emozione. Mi sono trovato catapultato in una stanza buia completamente vuota, alla mia richiesta di spiegazioni mi è stato detto che non c’erano altri attori perchè il maestro voleva incontrare solo me. Il tempo di uscire a prendere un bicchiere d’acqua per riavermi dall’emozione e rieccomi nella stanza con il maestro seduto davanti a me su una poltrona. Sono stati 35 minuti indimenticabili! Dopo avermi spiegato la scena, ho iniziato a recitare e prim’ancora che finissi ha esclamato: “Very good”. In quel momento ho capito di avercela fatta».

Un’esperienza straordinaria per Domenico Fortunato anche quella sul set insieme al regista inglese. «Scott è molto esigente- racconta- ma ha anche un grande senso dell’ironia. Durante le riprese, in una delle mie scene il boss mangia dei cannoli siciliani. Io a sorpresa ne ho tirato fuori un vassoio e gliene ho offerto uno. Alla mia minaccia scherzosa: “Sono un uomo d’onore, non puoi rifiutare”, è scoppiato in una risata fragorosa». Le riprese, appena terminate, sono durate sei settimane. In molti hanno avuto l’impressione di aver visto il Papa passeggiare in Piazza del Campidoglio. Ma l’uomo vestito di bianco che si muoveva lungo il cortile di palazzo Senatorio altro non era che uno degli attori della nuova serie tv di Ridley Scott. L’acclamato cineasta, che, dopo aver firmato capolavori come Blade runner, Thelma & Louise, Il Gladiatore, da tempo si dedica con successo alla produzione televisiva (Numb3rs, The Good Wife, I pilastri della Terra), torna questa volta nelle vesti di regista per raccontare la vita di un arcivescovo americano, interpretato dall’attore Kyle Chandler, che deve fare i conti con intrighi, rivalità e lotte di potere all’interno della Chiesa cattolica. Di assoluto livello il cast. Assieme a Chandler ci sono gli attori Matthew Goode e lo svizzero Bruno Ganz, che vestirà i panni dell’immaginario Papa Sisto VI.

«Se a ShowTime e a Sony Pictures Television piacerà faremo altri dieci-undici episodi – ha commentato Scott – Riprodurrò New York a Roma, compresi gli interni dell’ appartamento statunitense del protagonista e un pezzetto di Sicilia». Oltre a Domenico Fortunato, un altro lucano ha trovato posto nella squadra di The Vatican. E’ il potentino Cosimo Fusco noto al grande pubblico come Pablo nella prima serie di Friends, ma impegnato in diverse fiction Rai. Fusco in The portrait vestirà i panni di un cardinale. «Non nascondo – confessa Domenico Fortunato- che la prima volta che mi sono trovato di fronte a Ridley Scott mi sono commosso fino alle lacrime. Avere a che fare con un vero numero 1 non capita tutti i giorni».

 

 

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