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PROVINCIA DI POTENZA

POTENZA – A Rionero rinunciano alla corsa per la fascia di sindaco: il candidato di Fratelli d’Italia e Federazione popolare, Donato Libutti; e una personalità di centrosinistra come presidente della Casa di Riposo “Virgo Carmeli”, Roberto Iosca.

Nel frattempo, a Oppido Lucano, il centrodestra a trazione leghista va avanti nella costruzione di una lista alternativa a quella messa insieme da Pd, 5 stelle e Articolo1 a sostegno della candidatura a primo cittadino di Antonio De Rosa. E per rovesciare i pronostici pare pronto a un’intesa «di buon senso e responsabilità» lanciando in corsa come sindaca della cittadina dell’Alto Bradano, una trentenne ex democratica come Eufemia Grieco.


Sono arrivati da due dei centri lucani più importanti, tra quelli che andranno al voto agli inizi di ottobre, gli scossoni di queste ultime ore di trattative nel potentino. Mentre si avvicina l’appuntamento di sabato con la presentazione di liste e candidature per il rinnovo delle amministrazioni 26 comuni lucani.
Sul Vulture il primo colpo di scena si è materializzato, non troppo a sorpresa, dopo le resistenze di Forza Italia e Lega alla candidatura di Libutti, che era stata messa sul tavolo da meloniani e popolari. Resistenze che hanno spinto lo stesso Libutti a comunicare la sua disponibilità a un passo indietro.
Prima che l’imprenditore azzurro Nicola Asquino potesse cantare vittoria, però, i popolari avrebbero rimesso in campo il nome di Giuseppe Romaniello. Mentre la Lega ha tirato fuori dal cilindro quello del suo referente cittadino, Michele Melchionda. Non è escluso, quindi, che le discussioni si protraggano ancora per evitare ulteriori spaccature.


Non molto diversa la situazione nell’altra parte dello schieramento politico, dove le candidature concorrenti si sarebbero ridotte da 4 a 2, dopo le indiscrezioni sul possibile ritiro dalla corsa dell’ex assessore Mauro Di Lonardo e, appena ieri, di Iosca.


A minacciare il candidato sostenuto da Pd e alleati più i 5 stelle, l’avvocato Mario Di Nitto, resta, infatti, la fiera resistenza di una parte dei democratici, decisa a sostenere la corsa del funzionario della Regione Basilicata, Nicola Locoro.


A darle voce, ieri, c’ha pensato un altro avvocato, Giovanni Chieppa, che ha respinto la definizione di «diversamente democratici», e ha parlato del sostegno a Di Nitto come di «una scelta che non rappresenta la base del Pd di Rionero». Quindi ha elogiato il programma di Locoro, «che da anni è un tesserato del Partito democratico e che ha proposto un progetto politico ed amministrativo nuovo e diverso rispetto al passato»
«Noi siamo il Pd vero – ha aggiunto ancora Chieppa – che non rinuncia ad avere le proprie idee (…) contrariamente a chi pensa di costruire assetti di coalizione discutibili ed ingiustificati nel capoluogo di provincia e poi pensa addirittura di ricevere de plano la ratifica della “focaccia avvelenata ” nella sezione di Rionero».

PROVINCIA DI MATERA

MATERA – A tarda ora ancora senza novità sostanzaili da Pisticci. Dove la situazione del centrodestra appare quantomai caotica. Non c’è ancora un candidato unitario, non al momento in cui andiamo in stampa, e forse non ci sarà proprio perchè le idee paiono decisamente diverse. Forza Italia ha forzato la situazione candidando il proprio coordinatore cittadino Pasquale Tuccino ma fino a ieri sera di trovare una quadratura unitaria su questo nome non c’era alcuna traccia.

«Speriamo che si possa arrivare ad una soluzione condivisa da tutto il centrodestra, noi la scelta l’abbiamo fatta su Tuccino» spiegava ieri il coordinatoore provinciale di Forza Italia Michele Casino. Ma su Tuccino difficilmente si concentrerà anche il resto del centrodestra che dovrà cercare soluzioni alternative.

Un no a quest’ipotesi ad esempio pare arrivare a chiare lettere da Fratelli d’Italia e anche la Lega non pare esattamente intenzionata ad andare in questo tipo di direzione. Insomma le ipotesi che rimangono a poche ore dalla definizione anche delle liste portano ad una soluzione terza che tenga unito l’intero centrodestra ma che a questo punto appare molto teorica e quasi impossibile ed una soluzione che veda almeno due candidati del centrodestra in campo e di questi evidentemente uno dei due sarebbe Tuccino. Le riunioni che si rincorrono e il caos delle notizie lasciano trasparire la difficoltàdi arrivare ad una sintesi su un nome unico o anche in una direzione politica ben precisa. Il centrodestra non vuole arrendersi di fronte ad un’unità che non c’è a Pisticci ma nelle prossime ore potrebbe essere costretto a capitolare.


GLI ALTRI COMUNI – Uno scontro Zito- Dichio è quello che andrà in scena a Montescaglioso tra centrodestra e centrosinistra con il sindaco uscente in quota Lega e il candidato civico ma di estrazione decisamente a sinistra in corsa. Si capirà poi se malumori e contestazioni di cui si è molto vociferato produrranno qualcosa e soprattutto se confluiranno in una qualche direzione ben precisa.


A Bernalda lo scontro al momento è a 4 con Domenico Tataranno sindaco uscente, oggi in quota centrodestra. e Daniel Carbone per il centrosinistra. Ci sono poi anche Federico Scasciamacchia per una civica di “dissidenti” a 5 stelle e l’indipendente Sergio Braico che è pronto a scendere in campo.
Due candidati a Ferrandina con Carmine Lisanti nel segno della continuità del centrosinistra e da assessore uscente nella giunta Martoccia e Luca D’Amelio alla guida di una civica con pezzi di centrodestra.

Lavori in corso anche nei paesi più piccoli che andranno al voto da Aliano dove si ricandida il sindaco uscente Luigi De Lorenzo a Oliveto Lucano ma lì il quadro sarà più chiaro solamente al momento della presentazione delle liste con la speranza di non dover fare una battaglia solamente contro il quorum.

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