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La parabola (poi rimossa per i rilievi) contro cui ha urtato Dora Lagreca prima di finire sul terreno

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POTENZA – Sbotta l’avvocato di Antonio Capasso, Domenico Stigliani. Non ci sta allo stillicidio – mediaticamente parlando – che, a suo dire, sarebbe vittima il suo assistito. In particolare punta il dito contro alcuni media rei di dare un’immagine distorta della realtà.

«Assistiamo purtroppo da giorni, sugli organi di informazione nazionali e locali – spiega in un comunicato stampa – a continue ricostruzioni fantasiose e non rispondenti al vero, in relazione alle quali ci riserviamo di adire le vie legali per la tutela della dignità di Antonio Capasso e della famiglia, turbata dalla ossessiva ricerca dei media di notizie che nulla hanno a che fare le indagini in corso».

Giova ricordare che il ventinovenne Antonio Capasso è indagato per istigazione al suicidio nell’ambito delle indagini sulla morte della fidanzata, Dora Lagreca. La donna, di 30 anni, originaria di Montesano sulla Marcellana, nella notte tra l’8 e il 9 ottobre scorso, a Potenza, è caduta da un balcone al quarto piano di una palazzina di via di Giura. Ai Carabinieri – che svolgono le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza – Capasso ha raccontato che, al culmine di una discussione per motivi di gelosia, la fidanzata si è suicidata.

«Considerata – ha aggiunto Stigliani nel comunicato – la delicata vicenda per accertare la tragica morte della giovane Dora Lagreca, lo stato delle indagini, il lavoro degli inquirenti, l’assoluto rispetto dovuto a tutte le parti coinvolte, abbiamo deciso di non rilasciare dichiarazioni o interviste attinenti le indagini in corso. Del resto quanto accaduto quella serata è già stato riferito da Capasso agli organi competenti che stanno accertando le veridicità di quanto dichiarato. Spetta solo alla magistratura inquirente, su cui – ha concluso l’avvocato – si nutre profonda fiducia, accertare la verità dei fatti».

Intanto continuano le indagini. Nei giorni scorsi sono stati sentiti alcuni giornalisti che erano saliti sul terrazzino. Poi, sotto la lente di ingrandimento degli investigatori, il rapporto che intercorreva tra Dora e Antonio. Alcune amiche della donna (quelle indicate nella memoria consegnata dall’avvocato Reginivaldo Lagreca alla Procura) saranno sentite in questi giorni. In tutto sono cinque teste. Per quanto poi concerne gli esami del Ris bisognerà attendere qualche altro giorno. Certamente non a breve, infine, la relazione sull’autopsia effettuata sul corpo della ragazza.

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