Domenico Lacerenza
INDICE DEI CONTENUTI
- 1 L’ULTIMATUM A CHIORAZZO E IL VERDETTO FINALE
- 2 REGIONALI BASILICATA, L’INTESA DEL CENTROSINISTRA RICADE PORTA IL NOME DI LACERENZA
- 3 LA SODDISFAZIONE DI LETTIERI E LE DICHIARAZIONI DI CHIORAZZO
- 4 LOMUTI: “AMPIA COALIZIONE PROGRESSISTA”
- 5 LE PRIME DICHIARAZIONI DI LACERENZA, CANDIDATO A GOVERNATORE PER IL CENTROSINISTRA ALLE PROSSIME ELEZIONI REGIONALI DLLA BASILICATA
Giunge l’intesa del centrosinistra: Domenico Lacerenza è il candidato a governatore alle prossime elezioni regionali della Basilicata
POTENZA – Sarà il 66enne Domenico Lacerenza, primario della struttura interaziendale di oculistica dell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, il candidato governatore sostenuto da Pd, laici cattolici di Basilicata casa comune, Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi Sinistra e +Europa alle elezioni regionali del 21 e 22 aprile.
E’ questo il verdetto emesso ieri in serata, dopo l’ennesima giornata di trattative concitate per superare lo stallo protrattosi per oltre 5 mesi sulla candidatura del re delle coop bianche lucane, Angelo Chiorazzo. Un nome, quest’ultimo, inizialmente indicato dagli ex laici cattolici di Basilicata casa comune, e poi rilanciato dalla maggioranza del Pd lucano, guidata dall’ex ministro Roberto Speranza.
L’ULTIMATUM A CHIORAZZO E IL VERDETTO FINALE
A dare l’ordine di chiudere la partita una volta per tutte, in mattinata, sarebbe stata la segretaria nazionale del Pd in persona, Elly Schlein. Con un vero e proprio ultimatum rivolto a Chiorazzo, Speranza e al segretario regionale del Pd, Giovanni Lettieri, dopo le folli giravolte di martedì. Coi nomi di due fedelissimi del re delle coop, il sindaco di Castelmezzano Nicola Valluzzi e la sindaca di Genzano Viviana Cervellino, offerti ai mediatori del Pd nazionale e da questi sottoposti alle controparti del Movimento 5 stelle, ma poi disconosciuti dallo stesso Chiorazzo.
Un gioco ad alto rischio, dato l’incombere della scadenza del 23 marzo per il deposito di liste e candidature ufficiali. Al punto da far sospettare una vera e propria “melina” dell’imprenditore di Senise per tenere in piedi la sua candidatura. Di qui il richiamo all’ordine di Schlein, che ha ribadito ancora una volta la necessità di confermare l’asse strategico con i 5 stelle, contrari alla candidatura di Chiorazzo. Anche a costo della rottura dell’intesa naturale tra il Pd lucano, i laici cattolici di Basilicata casa comune, un imprenditore da sempre vicino all’ex partito-regione come Chiorazzo e i suoi sostenitori. Incluso un altro imprenditore molto vicino al centrosinistra lucano come l’editore e patron del Potenza calcio, Donato Macchia.
REGIONALI BASILICATA, L’INTESA DEL CENTROSINISTRA RICADE PORTA IL NOME DI LACERENZA
All’idea di una candidatura di Lacerenza, nato a Barletta ma trasferitosi in Basilicata 25 anni orsono, si è arrivati dopo un’ultima riunione nella sede del comitato elettorale di Basilicata casa comune. Con Chiorazzo e il segretario regionale del Pd, Lettieri. Poi il suo nome è stato sottoposto assieme agli altri già sul tavolo, come Valluzzi, Cervellino e il coordinatore di Basilicata casa comune, Lindo Monaco, al referente regionale del Movimento 5 stelle, Arnaldo Lomuti.
Quindi è arrivata la risposta ufficiale dei pentastellati, che nelle scorse settimane avevano proposto, in alternativa a Chiorazzo, il presidente dell’Ordine dei medici di Potenza, Rocco Paternò, e l’ex direttore generale dell’Asp, Lorenzo Bochicchio. Una risposta quasi scontata dopo mesi di tensioni tra i chiorazziani e i pentastellati. Proprio per il distacco da queste ultime vicissitudini politiche di Lacerenza, cresciuto professionalmente soprattutto durante le amministrazioni regionali guidate dal chiorazziano Vito De Filippo (Pd), e poi da Marcello Pittella (Azione).
LA SODDISFAZIONE DI LETTIERI E LE DICHIARAZIONI DI CHIORAZZO
«Siamo soddisfatti, abbiamo individuato una candidatura che unisce il campo progressista e riformista». Questo il commento poco affidato all’Adnkronos, poco dopo l’annuncio, dal segretario Pd Lettieri, che ha anche ribadito l’apertura della coalizione «a tutte le forze che insieme a noi vogliono archiviare 5 anni di governo della destra in Basilicata». Sull’importanza del lavoro di mediazione condotto da Schlein e dal presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, e di quello «di semina condotto da Basilicata casa comune», si è soffermato, invece, Chiorazzo. Il re delle coop ha descritto il neo-candidato come «un profilo civico fortemente impegnato nel sociale», e «un profondo conoscitore della sanità lucana e dei suoi problemi», oltre che «una persona che ha ritenuto di mettere da parte la sua vita professionale per dare un servizio a questa terra».
«Tutto ciò è in linea con quella nuova storia che avevamo auspicato, proposto, chiesto». Ha concluso l’imprenditore di Senise. «Ora ci attende un lavoro incessante per quello che dal principio è stato l’unico vero obiettivo del mio impegno diretto in politica: offrire alla Basilicata una classe dirigente nuova e competente, capace di mettere la parola fine alla peggior esperienza di governo della storia della Basilicata».
LOMUTI: “AMPIA COALIZIONE PROGRESSISTA”
Soddisfazione è stata espressa anche da Lomuti che ha parlato di una candidatura espressione «di un’ampia coalizione progressista» con «un programma serio, condiviso e unitario per far voltare pagina alla Basilicata».
«Si tratta – ha aggiunto il deputato M5s – di un profilo di grande spessore, un medico e dirigente che ha ben chiaro quanto la sanità pubblica e il diritto alla salute siano una proprietà per i cittadini lucani».
Pd, Basilicata casa comune, M5s, Alleanza verdi sinistra e +Europa hanno diffuso anche una nota congiunta in cui evidnziano che «l’agenda di governo regionale che propone questa coalizione, forte della candidatura di Lacerenza, prevede in primo luogo di offrire una sanità di qualità a tutti i cittadini lucani: una sfida essenziale per rilanciare un territorio che ha sofferto profondo disagio per ciò che attiene la fruizione del diritto alla salute e il diritto alle cure».
LE PRIME DICHIARAZIONI DI LACERENZA, CANDIDATO A GOVERNATORE PER IL CENTROSINISTRA ALLE PROSSIME ELEZIONI REGIONALI DLLA BASILICATA
«Per me, che mi sono sempre dedicato alla professione di medico a tempo pieno, è il primo incarico politico: mi impegnerò al massimo per essere all’altezza». Queste le prime dichiarazioni, a Repubblica.it, di Lacerenza.
Nel curriculum del 66enne si legge della laurea e della specializzazione in oftalmologia col massimo dei voti a Bari e della gavetta negli ospedali di Lucera e Barletta prima dell’assunzione all’ospedale di Venosa, nel 1999.
L’anno dopo ha avviato una collaborazione con l’allora assessore regionale alla sanità della giunta guidata da Filippo Bubbico, De Filippo, per la stesura delle “Linee guida regionali sulla Day Surgery”. Al termine di questa collaborazione, quindi, è stato nominato “capo dipartimento delle chirurgie specialistiche dell’Azienda sanitaria Usl numero 1 di Venosa».
La nomina come direttore del dipartimento interaziendale di oculistica è arrivata nel 2013, a cavallo delle amministrazioni De Filippo e Pittella. Quindi nel 2015 si è il passaggio della struttura in capo al San Carlo.
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