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MATERA – Un anno fa il ministro Dario Franceschini leggeva il nome di Matera dal tablet di Steve Green. La città dei Sassi alle 17,50 del 17 ottobre 2014 veniva nominata capitale europea della cultura per il 2019. Un boato tipico solo delle grandi manifestazioni sportive accompagnava quell’annuncio in piazza San Giovanni dove si erano radunati centinaia di materani in ansia e in attesa dell’annuncio finale. Matera superava le altre cinque città in lizza cioè Siena, Ravenna, Lecce, Perugia e Cagliari. Oggi ad un anno di distanza Matera ricorda con nostalgia, entusiasmo, trepidazione quel momento. Anche se molto è cambiato, tanti sono i punti interrogativi verso il 2019 e soprattutto molto il lavoro da fare per arrivare pronti all’appuntamento. Non mancano però anche le buone notizie a partire dai 28 milioni in quattro anni che sono stati destinati alla città nella legge di stabilità così come annunciato dal ministro Franceschini due giorni fa. Matera punta ad essere al centro degli impegni del Governo nazionale. La capitale della cultura è appuntamento prestigio, al livello dell’Expo e per il Sud e la Basilicata è l’occasione giusta per cercare una strada di sviluppo e trovare quegli investimenti necessari per superare problemi atavici.
Ne è consapevole anche il presidente della Regione Pittella che ha commentato l’annuncio di Franceschini: «Soffia un buon vento sulla Basilicata, e chi non lo percepisce sa di mentire.
Il tweet entusiasta del Ministro Franceschini che annuncia 28 milioni di euro in quattro anni per Matera 2019, tra le misure della Legge di Stabilità appena approvata, rilancia il tema della strategicità del progetto, per la Basilicata e per il Paese.
La scelta di tale investimento è anche il risultato di un rapporto costruttivo e risoluto portato avanti in questi mesi col Governo centrale.
Questa notizia, insieme alla convinzione che Paolo Verri possa e debba restare alla guida di questa sfida straordinaria, impone a tutti un’accelerata e un senso di responsabilità che deve superare ostacoli e mal di pancia. Il Governo ha deciso di puntare su di noi, per questo ci giochiamo gran parte della nostra credibilità e del nostro futuro, in quella visione fatta di innovazioni, intelligenze collettive, creatività, che dovrà essere il cuore pulsante del percorso». Proprio la questione Verri rimane uno dei nodi da sciogliere. Il tweet di Verri giovedì sera dopo l’annuncio di Franceschini: «let’s work together now» lascia pensare che le chance di una permanenza siano decisamente in crescita. Ma forse già oggi nel Consiglio comunale aperto a istituzioni e cittadini se ne saprà di più.
L’appuntamento è dalle 9,30 al cine teatro Duni ad un anno dalla vittoria di Matera nella corsa a Capitale europea della Cultura nel 2019. Invitati tutti i 131 sindaci lucani.
“Il consiglio comunale aperto non sarà una semplice celebrazione – spiega il sindaco Raffaello De Ruggieri – ma segnerà un passaggio significativo nei rapporti di Matera, Capitale europea della cultura nel 2019, con i Governi regionali e nazionali come conferma l’assegnazione di 28 milioni per la nostra città, cui è stato riconosciuto un ruolo trainante come Capitale europea della Cultura nel 2019. Pur in un momento difficile per la nostra comunità – conclude – dopo il recente lutto che ci ha colpiti, siamo chiamati alla creazione di un percorso che guardi proprio alle giovani generazioni e al loro futuro proiettato non solo fino al 2019, ma anche negli anni a venire”.
In apertura della seduta, l’assemblea osserverà un minuto di silenzio in memoria di Davide Belgrano e Giuseppe Nicola Lasaponara, i due studenti deceduti durante un volo in mongolfiera l’8 ottobre scorso.

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