X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

POTENZA – Nove milioni di ore circa mai effettuate, più precisamente 8.918.788 e quasi tutte, 5.049.242, nel settore metalmeccanico. Sono i dati che la Cgil ha reso pubblici ieri riguardo la questione cassa integrazione. Dati che non sono soltanto numeri perché in Basilicata, a differenza di molte altre regioni, le aziende che chiedono allo Stato l’accesso alla cassa integrazione continuano ad aumentare. E non di poco. In termini percentuali tra gennaio e luglio l’aumento è del 106,74% per la cassa integrazione straordinaria. E così la Basilicata, la piccola regione, registra l’aumento più alto rispetto a tutta Italia.

Questo significa che ci sono sempre più aziende incapaci di poter mantenere i livelli produttivi consolidati. Le troppe situazioni ormai in sofferenza hanno praticamente decimato l’idea stessa di un lavoro in regione. lavoro che è sempre meno e con pochissime prospettive. «I problemi restano sempre – scrive Cillis dell’osservatorio lavoro della Cgil – gli stessi ma in un quadro interno che si deteriora e rende più difficile e allontana una risalita, mentre le risposte che arrivano, anche le ultime sui cambiamenti nel mercato del lavoro continuano a essere delle soluzioni, che non sono in grado di influenzare o incidere su una ripresa economica e di conseguenza occupazionale.

C’è bisogno di una verifica e di interventi a tutto campo sui problemi strutturali del nostro sistema Paese sui fattori di competitività, energia, trasporti, semplificazioni burocratiche, alleggerimento fiscale, ricerca, sistema finanziario, investimenti in nuova tecnologia e infrastrutture, istruzione e formazione, certezza nella legalità. L’occupazione continua ad essere, anche per il 2014, una emergenza vera, in particolare quella giovanile, continuano ad esserci situazioni industriali in sofferenza con centinaia di migliaia di lavoratori in Cig attualmente senza prospettiva, ai quali, anche in base alle scelte che si faranno sulla riforma della Cig, potrebbero andare ad aggiungersi a gli altri disoccupati.

I NUMERI – La cassa integrazione ordinaria tra 2013 e 2014 ha subito una flessione. Si è passati dallo oltre tre milioni e mezzo di ore richieste ad un milione e mezzo circa del 2014. Il che ha coportato una diminuzione in termini percentuali del 53,34%. Diversa invece è la questione della cassa straordinaria che passa dalle 2 milioni 788mila ore a 7 milioni 244mila ore, registrando un aumento del 160,74%. La cassa in deroga invece è in continua diminuzione. Ed è anche uno dei punti dolenti di tutta la regione. Il calo è del 71% passando dalle 354mila 077 ore a 102mila 676. Su 14mila 669 lavoratori sono state oltre un milione le giornate lavorative coperte dalla cassa. Tutto questo mentre il reddito per le famiglie dei cassintegrati continua a ridursi, con una riduzione del salario al netto delle tasse di circa 4mila 600 euro.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE