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VENOSA – «La Regione Basilicata aveva sventolato la bandiera dell’accoglienza e della task force come una grande vittoria di civiltà. Peccato che ad alcuni mesi dagli annunci in pompa magna i risultati stentano a vedersi. Si continua a parlare di centri di accoglienza a Lavello, Palazzo San Gervasio e Venosa ma di concreto ancora nulla». A puntare il dito contro la task force regionale è il Movimento 5 stelle di Venosa.  Una critica a tutto tondo in cui trova posto anche il tema dei finanziamenti. «Nonostante le cifre annunciate, 130 mila euro alla Croce Rossa per l’acquisto delle tende e 160 mila ai Comuni per l’accoglienza, soldi tolti da altri capitoli di spesa di una certa importanza, di risultati concreti – prosegue il comunicato – neppure l’ombra, ad oggi nessun centro di accoglienza è stato attivato». «I migranti ormai sono nelle nostre campagne e i problemi iniziano a farsi sentire (problemi igienici, sanitari in primis, ma non solo), ma del piano regionale non vi è traccia, perso nei meandri della burocrazia». «Come mai – si chiedono i pentastellati – tutti questi ritardi? Come mai non sono ancora partiti i centri di accoglienza di cui si parlava?»  Insomma per i grillini venosini «la situazione quest’anno appare ancora più problematica rispetto agli anni passati e invece di risolvere i problemi, l’intervento di Pittella ne ha creati di nuovi. La materia è delicata e non ci si può improvvisare. Le promesse fatte illudono centinaia di persone e le mancanze della Regione mostrano anche un certo grado di irresponsabilità di chi ci amministra». E aggiungono: «dinanzi a gravi ritardi della Regione i Comuni si dichiarano completamente disarmati ed impossibilitati ad alcun intervento. Così, mentre sui giornali qualcuno si pregia per il lavoro che si sta facendo (e che nessuno vede), centinai di persone vivono nelle campagne del Vulture senza alcuna assistenza e, da quest’anno, persino senza acqua». «E’ chiaro che come Movimento 5 Stelle di Venosa – conclude la nota – intendiamo vigilare su quanto sta accadendo per evitare ulteriori problemi ai tanti migranti che già vivono i territori dell’accoglienza. Vigileremo su come verranno effettivamente spesi i soldi, perché sappiamo tutti che nell’emergenza in Italia sguazzano speculatori e gente senza scrupoli».  Nei giorni scorsi Pietro Simonetti che coordina la task force aveva fatto il punto della situazione. «I primi cento lavoratori migranti che  iscritti nelle liste di collocamento  del centro per l’impiego di Lavello sono già stati prenotati dai datori di lavoro  e inizieranno a lavorare». Inoltre, aggiunge: «è partita la fase di reclutamento per la campagna del pomodoro che quest’anno per le note ragioni climatiche parte con ritardo. Intanto la prossima settimana sarà operativo il centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio in fase di avanzato allestimento». Per quanto riguarda il centro di Venosa: «da giorni sono state  consegnate le attrezzature per la tendopoli, anche a seguito delle gravi difficoltà procurate al Comune da  offerte  fasulle di contenitori e strutture fisse». L’amministrazione comunale definirà e attuerà le misure per l’allestimento del campo che accoglierà anche i migranti «che attualmente hanno occupato i ruderi di Boreano, che prevalentemente sono impegnati nell’area pugliese senza utilizzare i centri di accoglienza installati dalla Regione Puglia».

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