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Mare, monti, tradizionali escursioni e buona tavola per i turisti che hanno trascorso Ferragosto nelle località del Materano, alla ricerca di curiosità, pace e frescura.
Nel Potentino la festa estiva è stata una tappa tradizionale degli itinerari familiari: in tanti si sono riversati nei boschi della zona, raggiungendo pe run pic nic Sellata, i laghi di Monticchio o le cascate di San Fele.
C’è stato chi ha scelto le escursioni verso siti archeologici e itinerari naturalistici. Craco, il «paese fantasma» abbandonato negli anni ’70 a causa di una frana, e Colobraro che si porta dietro la nomea di «paese della iella e del mistero», hanno fatto di due aspetti negativi un motivo di attrazione turistica, con visite guidate e spettacoli, non solo per l’appuntamento ferragostano.
La storia ha portato a Valsinni, l’antica Favale dove venne imprigionata la poetessa Isabella Morra, per poi raggiungere Tursi e Tricarico con i quartieri arabi della
Rabatana, Ferrandina, Pisticci, Montescaglioso e Irsina, che ospitano monumenti e opere d’arte di varie epoche. Luoghi raggiunti spesso in serata dopo una giornata al mare nei centri del Metapontino o con una uscita al largo utilizzando le strutture del circolo velico di Policoro o dei porti di Marinagri e degli Argonauti.
Agriturismi e attrattori turistici, come il Volo dell’Angelo tra i luoghi ormai tradiizonali del Ferragosto fuori porta.
Il resoconto della giornata di Ferragosto coinvolge in modo particolare Matera. La candidatura a Capitale europea della cultura per il 2019 e gli eventi che in questi mesi sono stati messi in piedi per raccontarne la sfida hanno contribuito alla presenza di un gran numero di turisti nella Città dei Sassi.
Molti gli stranieri e le comitive di italiani che hanno ragiunto Matera da località costiere e dai tour pugliesi.
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