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MATERA – «E’ una città che anche in quest’occasione riesce a confermare la propria vocazione turistica. Oramai il Ferragosto a Matera è un appuntamento importante in un contesto che comunque conferma una difficoltà economica generale. I turiti ci sono e il turismo funziona in questo periodo».
Le parole sono del presidente della Camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli che non si tira indietro di fronte ad un esame a tutto campo della situazione turistica della città. I numeri danno ragione ad una realtà che è quella di città candidata a capitale della cultura nel 2019.
Il turismo di questa città ha subito un’evoluzione, è cresciuto.
Oggi non è solo mordi e fuggi ma è anche molto altro.
C’è stata una crescita generale, basti pensare che per esempio nel settore della ristorazione c’è la possibilità di soddisfare tutti i gusti e tutte le tasche con una grandissima qualità soggettiva.
Si può spendere da 10 fino a 200 euro mantenendo garantita la possibilità dell’offerta per la città.
In questo senso importanti sono anche i momenti formativi per la ristorazione e la ricettività alberghiera come ad esempio i corsi per insegnare la lingua inglese che stanno facendo alcune attività e che abbiamo promosso come Camera di Commercio».
Non solo la città di Matera risulta, oggi attrattiva ma è l’intera provincia che attraverso un interscambio continuo riesce a garantire attenzione e appeal in questo particolare periodo dell’anno.
«Direi che tranne forse nelle ore serali e in qualche appuntamento che manca non ci sono particolari difficoltà nell’offerta.
Anzi devo dire che soprattutto in provincia gli appuntamenti alla sera per esempio tra sagre, eventi hanno grande rilievo e grande qualità così come l’offerta di alcuni Comuni della fascia jonica è di grade qualità e non può essere affatto dimenticato in questo particolare momento.
Certo il periodo non è dei più facili ed è alla fine difficile attirare davvero l’attenzione del turista.
I cittadini che vogliono degli spettacoli a Matera città soprattutto nelle ore serali non mancano, forse si potrebbe fare qualcosa in più ma molte cose si stanno muovendo penso per esempio agli spettacoli sulla storia del Conte Tramontano. Si vedono dei prodotti di grande qualità che aiutano».
Pericolo sabotaggi? «Non credo che ci siano rischi di questo tipo e non ne vedo, ne credo che possano essere considerati dei sabotaggi la chiusura di qualche attività commerciale in queste giornate.
Certo il lavoro è per un’apertura il più ampia possibile sulla scorta di quello che fanno le maggiori città italiane in questo periodo.
Ma è un’offerta che deve riguardare tutti quanti i settori e non solamente alcuni».
Da Tortorelli una battuta solamente sul fenomeno dell’abusivismo: «è un fenomeno che esiste ma credo che spero anche un fenomeno circoscritto e non siamo di fronte a situazioni che si possano ritenere fuori controllo. Ma io l’abusivismo lo intendo a 360 gradi e in ogni settore».
Infine la prospettiva più immediata della città che tra poco più di due mesi conoscerà il responso sulla capitale della cultura nel 2019: «sono ottimista perchè lo devo essere, guai a chi non lo fosse rispetto a quest’obiettivo.
Ma se entrassimo nel merito ci potremmo far prendere da mille rimorsi.
Cosa succederà il giorno dopo la decisione? Spero nulla, se va bene l’entusiasmo sarà naturale perchè saremo arrivati all’obiettivo e se va male dovremo insistere anche perchè il solo fatto di essere arrivati nella short list ha dato indubbi benefici.
Ed allora bisognerà ripartire, cambiare alcune cose ma non credo assolutamente gettare la spugna rispetto a quello che si sta facendo».
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