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Uno sciame sismico con quasi una ventina di episodi superiori ai 2 gradi della scala Richter sono stati rilevati tra martedì e mercoledì nella zona sismica denominata Piana di Metaponto. Con un Epicentro che aveva come Comune più vicino Ferrandina. Uno l’episodio più preoccupante quello di martedì sera alle 22.15 di 3.7 gradi che è stato chiaramente percepito dalla popolazione in tutta quanta la provincia e nello stesso capoluogo. Molte le persone che si sono spaventate, alcune si sono precipitate anche al di fuori delle proprie abitazioni, diverse anche le telefonate per chiarimenti ai Vigili  del fuoco ma non si segnalano fortunatamente danni di sorta di alcun genere. L’episodio delle 22.15 era stato preceduto da altri episodi di minore intensità fin dalle 16.52 di martedì scorso. Un secondo episodio sopra i 3 gradi si è verificato nella mattinata di ieri, 12.08 di 3.1 gradi della scala Richter. Anche in questo caso tanta paura ma fortunatamente nessun danno. Lo sciame sismico e il relativo intervento di assestamento hanno continuato ma con minore intensità fino al pomeriggio di ieri. Ma il fenomeno non sembrava presentare elementi di particolare preoccupazioni rientrando nell’ambito di un normale movimento in zone sismico. Come lasciavano intendere anche dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dove confermavano i diversi episodi avvenuti.

Il sindaco di Ferrandina Saverio D’Amelio ha provveduto anche nella giornata di ieri ad alcune verifiche a scopo preventivo per accertare che non ci fossero danni. Non ne sono, effettivamente, stati ravvisati.

Il movimento No triv, in una nota, chiede di tenere alta l’attenzione sulla questione e di non sottovalutare nessun aspetto. In Basilicata ci sono pozzi per l’estrazione del petrolio e del gas.

Esistono delle correlazioni tra l’estrazione d’idrocarburi e i terremoti registrati negli ultimi anni ?A questa domanda non possiamo certo rispondere noi.

Tuttavia, gli enti e le istituzioni che hanno l’obbligo di garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, hanno l’obbligo non solo di vigilare e monitorare la sismicità del territorio ma soprattutto, il dovere di individuare le cause dei terremoti.

 E’ per questo motivo che il comitato chiede la costituzione di una commissione d’indagine costituita da esperti e scienziati al fine di studiare il fenomeno degli sciami sismici registrati in Basilicata.

Quali sono le cause e i fattori scatenanti? Inoltre, in caso di attività sismica di forte intensità e potenzialmente distruttiva, esiste un piano di emergenza per garantire la sicurezza della popolazione che vive e lavora nei pressi dei pozzi di estrazione di gas e di petrolio? Sono domande che, per l’importanza degli interessi coinvolti, impongono immediate e puntuali risposte».

p.quarto@luedi.it

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