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ROMA – La limitata capacità delle regioni coinvolte nell’obiettivo Convergenza nello spendere efficacemente gli ingenti stanziamenti pecuniari garantiti dall’Ue tramite i fondi strutturali non è uniforme al Sud, tanto che si può individuare una macroarea a a due velocità: da una parte le regioni virtuose, dall’altra quelle ritardatarie.
E’ quanto emerge da uno studio dell’Eurispes sui dati forniti dal Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica, aggiornati al 31 maggio 2014.
Il tasso di attuazione medio dei Por, relativi all’obiettivo Convergenza è particolarmente contenuto, in particolar modo relativamente alle risorse stanziate dal Fesr, dato che è stato speso soltanto il 42,78% del totale, mentre il dato relativo all’utilizzo dei fondi Fse è più incoraggiante (59,53%).
Tra i “virtuosi”, da una parte, la Basilicata e in minor misura la Puglia, con valori chiaramente superiori alla media del Sud Italia; dall’altro lato, i “ritardatari“, che esibiscono livelli di attuazione dei programmi operativi particolarmente modesti, soprattutto in relazione alla spesa dei fondi Fesr (il 33,3% della Campania spicca negativamente).
Analizzando i valori assoluti, ovvero i miliardi di euro impegnati dall’Ue e quelli spesi dalle regioni, emerge che quasi 7,5 miliardi di euro devono essere spesi complessivamente dalle regioni incluse nell’obiettivo Convergenza, a fronte di circa 14 miliardi di impegni complessivi da parte dell’Ue.
Le risorse non spese appartengono prevalentemente al pacchetto stanziato tramite il Fesr (6,36 miliardi di euro), che d’altronde rappresenta la parte più rilevante del finanziamento della politica europea di coesione.
L’ammontare di denaro non speso è particolarmente consistente in Sicilia e Campania, due regioni con più di 2 miliardi di euro l’una da smaltire entro la fine dell’anno solare 2015.
I dati sul tasso di realizzazione dell’Obiettivo Competitività si confermano più lusinghieri rispetto a quelli relativi all’obiettivo Convergenza, riportando percentuali rispettivamente del 64,27 e del 67,56 per i programmi realizzati tramite l’erogazione di risorse da parte del Fesr e del Fse.
A livello regionale, spicca il tasso di attuazione dei programmi operativi finanziati tramite il FSE nella Provincia Autonoma di Trento (87,7%), mentre le altre percentuali di attuazione si mantengono sopra il 60%, o molto prossime a questa soglia.
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