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TERRANOVA – Divieto di sosta ma non… per tutti, anzi solo per i “forestieri. Arriva dall’estremo sud della Basilicata, una lezione su come non accogliere il turista.
È successo a Terranova, comune di confine da sempre in simbiosi con il turismo. Senza turismo, soprattutto estivo, Terranova sarebbe un’altra. Ma c’è chi, evidentemente, potrebbe aver pensato di reinventarsi la tassa sul transito e dunque introitare soldi e allontanare “l’intruso”.
Cose da balzelli medioevali. L’altro giorno si celebrava un matrimonio e tantissimi gli invitati giunti dai comuni limitrofi.
C’erano naturalmente anche tanti turisti, molti stranieri, arrivati da ogni dove. Normale dunque che i parcheggi – già piuttosto esigui – non fossero in grado di accogliere tutte le automobili che nel frattempo erano arrivate.
Lungo il corso principale, dove ogni angolo è buono per la sosta, non ci sono posti liberi, occupati soprattutto e stabilmente dai residenti ma dove si trovano anche dei divieti di sosta. Capita così che uno degli invitati al matrimonio che doveva comunque lasciare parcheggiare la sua auto – in chiesa non poteva portarla – non riuscendo a trovare altro posto libero la lascia nella zona dove c’è il cartello di “Divieto di sosta”. Poco distante una lunga fila di altre autovetture, presumibilmente di residenti. Pochi minuti, il tempo di andare in chiesa e ritornare per prendere un fazzoletto dimenticato sui sedili, e il “forestiero” trova l’amara sorpresa: una multa per divieto di sosta.
Multa elevata, peraltro, da un ausiliare del traffico, chissà se abilitato o meno a sostituirsi ai vigili. L’ausiliare infatti, prima ancora di essere assunto, deve obbligatoriamente partecipare a un apposito corso di formazione sul Codice della strada. Corso che può durare fino a due settimane. Quarantotto euro circa, riducibili a ventidue se pagati entro cinque giorni.
Che grazia. Quanta gentilezza. Tranne la verifica sull’ abilitazione dell’ausiliare sembrerebbe tutto normale e legittimo: il divieto c’era. Solamente che, come detto, poco distante, sulla stessa strada con lo stesso identico divieto di sosta, si trovassero tante altre automobili in sosta. E nessuna aveva sotto il tergicristalli alcun verbale. Alle rimostranze del “forestiero”, infatti, sul perché la multa fosse stata elevata solamente alla sua automobile e non anche a tutte le altre che pure si trovavano in divieto di sosta, l’ausiliare eccepiva che lungo quel tratto di strada c’erano alcuni posti riservati attraverso apposite strisce bianche.
Cosa vera ma a metà. Sulle strisce bianche c’erano solo poche automobili, tre o quattro, le altre invece erano palesemente in divieto di sosta. A nulla sono valse poi le proteste di riservare lo stesso trattamento per tutti, “forestieri” e residenti, visto che quelle auto, in divieto di sosta, non arrecavano alcun problema alal circolazione.
Sperando dunque che la cosa sia ascrivibile ad un solo ausiliare e non a tutto il corpo dei vigili e che sia un semplice ed unico episodio comunque da fare ammenda e censurare, oltre che da evitarne il ripetersi, assolutamente.
Terranova infatti è uno dei più bei comuni del Pollino, così come la sua gente e per questo non bisogna comprometterne la storia.
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