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CATANZARO – Ammonta a circa un quintale di prodotti alimentari, congelati e confezionati in violazione della normativa in materia di etichettatura e rintracciabilità, il sequestro messo a segno dal Servizio di igiene degli alimenti e nutrizione dell’Asp di Catanzaro, diretto da Francesco Faragò, dai carabinieri di Catanzaro e dalla Polizia provinciale presso alcuni venditori ambulanti al mercato di Catanzaro.
L’Azienda sanitaria provinciale ha chiarito che «sono state riscontrate varie irregolarità igienico-sanitarie ed amministrative, alle quali seguiranno le relative sanzioni. Altri controlli sul territorio hanno riguardato la vendita dei funghi spontanei che anche in considerazione dell’esiguità della raccolta, non hanno evidenziato particolari anomalie. Le verifiche sono state effettuate in primo luogo presso i venditori ambulanti».
Oltre al sequestro al mercato l’Asp si è concentrata sulla potabilità dell’acqua nelle strutture recettive turistiche. Nel corso di uno di questi controlli, è stato individuato un pozzo utilizzato abusivamente per la produzione di acqua potabile, senza la prescritta acquisizione del giudizio di idoneità d’uso, peraltro il pozzo dopo le verifiche è risultato non idoneo. «Con la stessa attenzione – si fa rilevare – continua il monitoraggio delle varie attività di preparazione e somministrazione di alimenti e quello dell’acqua destinata al consumo umano delle reti pubbliche del territorio. Tale particolare vigilanza ha permesso, tra l’altro, l’identificazione della causa di un focolaio tossinfettivo per il quale si è proceduto ad informare l’autorità competente».
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