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POTENZA – «Il petrolio della Basilicata è una grande opportunità per tutto il mezzogiorno e per tutto il Paese. Ma è chiaro che deve esserlo innanzitutto per la Basilicata stessa».
E’ quanto ha dichiarato ieri mattina a Potenza il sottosegretario all’Economia e deputato di Scelta Civica, Enrico Zanetti, soltanto due giorni dopo la visita nel capoluogo lucano e le concessioni a riguardo anche del ministro allo Sviluppo economico.
Se si considera che al centro della trattativa col governo c’è il finanziamento del fondo collegato alle nuove estrazioni, su cui l’ultima parola spetta proprio al dicastero dell’Economia, l’affermazione di Zanetti non può che lasciare ben sperare per il prosieguo.
Ieri il sottosegretario ha partecipato a un’iniziativa elettorale nel capoluogo lucano a sostegno del candidato sindaco di centrosinistra, Luigi Petrone. Ma non si è sottratto al tema più rilevante dell’attualità regionale.
«Questo – ha aggiunto il sottosegretario, attraverso il suo ufficio stampa – significa non soltanto avere chiaro che prima di intensificare l’attività di trivellazione devono essere adeguatamente valutati tutti i risvolti di impatto ambientale e sanitario, ma anche che i vantaggi economici che questa risorsa può dare devono tradursi per la Basilicata in importanti opere infrastrutturali che la colleghino finalmente in modo adeguato al resto del Paese».
Parole inequivocabili insomma. Almeno quanto alla reale portata degli interventi che si dovrebbero finanziare col fondo per infrastrutture e lavoro, dove si andranno ad aumentare le estrazioni di petrolio e gas. Un tema su cui Governo e Regione restano distanti dal momento che il primo ha fissato una soglia indicativa di 50 milioni l’anno da “deviare” sul territorio dal gettito Ires delle compagnie petrolifere, mentre la seconda ne chiede 5 volte di più.
Zanetti non si è risparmiato nemmeno rispetto alla contesa politica lanciando critiche sia alla maggioranza che all’opposizione in regione per il modo con cui sono state gestita le risorse provenienti dal petrolio da quando sono cominciate a fluire nelle casse di Regione e comuni le ricche royalties del greggio estratto dall’Eni in Val d’Agri.
«Su questo – ha sottolineato Zanetti – l’impostazione di Scelta Civica differisce di molto da quella degli altri partiti che da anni gestiscono il potere in Basilicata o che fanno una opposizione spesso di comodo nel peggior stile consociativo, posto che essi sembrano molto più interessati a sfruttare le maggiori risorse che il petrolio può dare per aumentare il budget di spesa corrente clientelare, piuttosto che non per fare quegli investimenti infrastrutturali senza i quali – ha concluso – la Basilicata continuerà ad essere la terra incredibilmente ricca e al tempo stesso assurdamente povera che è stata per tutti questi anni».
Nessun riferimento diretto al bonus carburante caro al centrodestra, o al progetto di convertirlo in un fondo per l’inclusione sociale caro al centrosinistra e al governatore Pittella. Ma forse non ce n’era nemmeno bisogno, perché poteva riferirsi a entrambi.
l.amato@luedi.it
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