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REGGIO CALABRIA – I giudici della Corte d’Appello di Reggio Calabria hanno ridotto a due anni e otto mesi la condanna nei confronti di Sebastiano Fortugno, 46 anni, di Cardeto, ed a quattro anni per Giuseppe Alati Giuseppe, 56 anni, di Cataforio, difesi, rispettivamente, dagli avvocati Giuseppe Nardo e Domenico Vadalà In primo grado i due imputati erano stati condannati, rispettivamente, a quattro e sei anni di reclusione perché ritenuti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Fortugno era stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri nel gennaio dello scorso anno e trovato in possesso di quasi tre chilogrammi di marjiuana già confezionata in sei panetti pronti per essere smerciati. La droga era contenuta in un sacco nascosto dentro il cassonetto di un fuoristrada che apparteneva ad Alati. «La sensibile riduzione di pena – ha detto l’avv. Nardo – è conseguenza degli effetti determinati dalla sentenza della Corte Costituzionale n.32 del febbraio scorso che ha dichiarato incostituzionale la legge Fini-Giovanardi ripristinando la distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere e richiamando in vigore la normativa precedente che prevede, appunto, limiti di pena edittali notevolmente inferiori per le droghe leggere, come la marjiuana, rispetto alla Fini-Giovanardi».
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