Vibo, chiesto oltre un secolo per il clan Soriano Il superboss Leone rischia 22 anni di carcere

VIBO VALENTIA – Condanne per oltre un secolo di carcere per le 8 persone ritenute componenti del clan Soriano di Pizzinni di Filandari sono state chieste questo pomeriggio dal pm distrettuale di Catanzaro Simona Rossi al termine della sua lunga ed articolata requisitoria durata circa sei ore. Pene che vanno da 6 a 22 anni per i reati di associazione mafiosa, armi, estorsioni, danneggiamenti. 

Il pm ha chiesto, dunque, 22 anni di reclusione per il boss Leone Soriano, 18 anni per il fratello Gaetano, 15 anni e 19mila euro di multa per Giuseppe Soriano, 14 anni a testa e 18mila euro di multa per Carmelo Giuseppe Soriano e Francesco Parrotta. E ancora, 10 anni e 12mila euro, per Rosetta Lopreiato, moglie di Leone, 8 anni e 12mila euro per Graziella D’Ambrosio e, infine, 6 anni e 9mila euro per Graziella Silipigni. In totale 107 anni di reclusione.

Ma le richieste del pm non si sono esaurite qui. Nei confronti di 18 testimoni ascoltati durante il processo, la Rossi ha, infatti, chiesto al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Fabio Regolo (a latere Vincenza Papagno e Lorenzo Barracco),  la trasmissione degli atti alla Procura di Vibo per procedere con il reato di falsa testimonianza. In particolare, il pm intende procedere p  nei confronti degli imprenditori Antonino Castagna (detenuto nell’ambito dell’operazione “Black money”), Francesco Castagna, Domenico Romano, Rocco Mercatante, Antonio Grasso, Saverio Pugliese, Antonio Panzitta, Filippo Candela. Ed ancora, trasmissione degli atti anche per le deposizioni dei commercianti Domenico Deodato e Silvana Maiolo (moglie di Deodato), e poi per Francesco e Concetta Signoretta, Eleonora Gentile, Filippo Manelli, Salvatore Carnovale, Grazia Rosa Deliro, il presunto boss di Zungri Giuseppe Accorinti, ed infine per Orazio Spinoso, cugino dei Mancuso di Limbadi. 

Il processo davanti al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Fabio Regolo, riprenderà mercoledì prossimo con gli interventi della parte civile e le prime arringhe del collegio di difesa degli otto imputati.