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SARACENA (CS) – Un bambino di otto mesi è morto stamattina a Saracena nel Cosentino. A dare l’allarme sono stati i genitoriche lo hanno trovato senza vita nella culla dove lo avevano lasciato riposare dopo la poppata di metà mattina. Sul posto sono intervenuti i medici del servizio 118 di Castrovillari e l’elisoccorso, che hanno constatato il decesso malgrado abbiano tentato per oltre 40 minuti di rianimarlo. 

L’intera comunità di Saracena è piombata nel lutto. Il bimbo, che si chiamava Leo, era tra l’altro il figlio dell’assessore comunale alle attività produttive, Vincenzo Covello. Cordoglio e vicinanza sono stati subito espressi dal mondo politico locale.
Sulle cause del dramma cui sono in corso le indagini dei carabinieri coordinati dal sostituto procuratore di turno, Simona Rizzo che per fugare ogni dubbio sulle reali cause della morte del bambino ha disposto l’autopsia, che sarà effettuata nei prossimi giorni nell’ospedale di Castrovillari. Secondo i primi riscontri, comunque, si potrebbe trattare di un tragico caso di “morte in culla”, il fenomeno che colpisce inspiegabilmente i neonati e che può essere legato a un rigurgito, ad aspetti congeniti o ad altre cause.

Di recente in Calabria si sono verificati altri casi del genere. Nell’ottobre scorso, per restare ai mesi più recenti, infatti, un altro caso si era verificato ad Acquaformosa quando un altro bambino, di pochi mesi di vita, è morto dopo essere stato messo a dormire dai genitori. In quel caso, dopo circa due ore, i genitori sono andati a controllare nella cameretta, si sono accorti che il neonato non respirava più. Immediato l’intervento dei medici del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. 

Un terzo caso si era poi verificato nel gennaio scorso, questa volta a Catanzaro dove un altro bimbo con pochi mesi di vita è morto nella sua abitazione nel quartiere Santa Maria. In quel caso fu la madre del bimbo a lanciare l’allarme dopo avere notato che il figlio non dava segni di vita. 
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