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LA NOMINA di Antonio Calbi alla direzione del Teatro di Roma non scatena solo una serie di complimenti e di congratulazioni ma anche qualche rimpianto per non aver saputo sfruttare al meglio una risorsa del territorio lucano in un progetto ambizioso come è quello di Matera 2019. A rincarare la dose ci pensa il presidente della Provincia Franco Stella che si dice felice ed amareggiato al tempo stesso per la nomina di Calbi.

«Ogni commento (circa il motivo per il quale non è stato scelto a Matera 2019) mi pare superfluo, mi fa piacere di questo suo risultato che va a raggiungere in queste ore. Lo avremmo voluto come direttore del Comitato, ricordo solo che per primo è venuto a Matera con la Provincia per una serie di iniziative e di idee che stavamo portando avanti». 

Stella aggiunge che «Nemo propheta in patria. Una espressione che sintetizza benissimo quanto è successo e sempre più spesso accade in questa bellissima e fragile terra. 

Ci lasciamo sfuggire i nostri talenti più meritevoli che poi emigrando trovano altrove riconoscimenti e incoraggiamenti importanti.
Quella fuga dei cervelli di cui, l’ho sempre sostenuto, siamo corresponsabili. 

Così è stato anche per Antonio Calbi con il quale avevamo avviato un percorso, nel gennaio del 2011, a sostegno della candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019. 

Ricordo l’entusiasmo che ci aveva uniti nella decisione di lanciare il Prospettiva Matera 2019».
Un progetto per il quale aveva mostrato di essersi speso Calbi sin dall’inizio e che lo aveva posto all’interno del Comitato di Matera 2019 anche se poi nel tempo il percorso e il contributo si era di fatto affievolito.
Ma Stella ricorda che in realtà c’è stata «un’azione di promozione e una visione per Matera Capitale Europea della Cultura, che avevano visto per il lancio dell’iniziativa la presenza dell’attrice Anna Galiena intervenuta proprio grazie a Calbi ideatore del progetto che prevedeva un autorevolissimo partèrre di 100 nomi di personalità della cultura italiana disposti a collaborare con noi.
Grandi idee, ma soprattutto concrete possibilità di dare al territorio una identità solida rispetto al contenuto e alla visione dell’intero progetto».
«Antonio Calbi era il candidato perfetto per il ruolo di direttore del Comitato e, quando questa possibilità era venuta meno, ci siamo impegnati – ha ricordato il presidente Stella – perché gli venisse attribuito il ruolo di direttore artistico proprio in virtù del suo brillante curriculum. 

La sensibilità artistica e la grande professionalità di cui Antonio è portatore avrebbero potuto realizzare traguardi importanti per quella che oggi rischia di essere la sfida di pochi. La speranza, ultima chance di una storia che si sta perdendo per strada, è che gli stessi riscontri che ha ottenuto il direttore Calbi a Roma possano ottenerli i suoi omologhi a Matera per la sfida del 2019».

Insomma il riconoscimento che l’esperto di cultura e teatro ha ottenuto oggi con la direzione del Teatro di Roma (l’ufficialità è destinata ad arrivare nella prossima settimana) riapre una ferita aperta non solo all’interno del Comitato e del lavoro fatto verso Matera 2019 ma anche nell’ambito di quel problema annoso che riguarda la capacità di riuscire a sfruttare e ottimizzare al meglio le risorse umane e professionali che la nostra terra riesce a tirar fuori nel corso del tempo.
Del resto la presenza di Calbi all’interno del Comitato di Matera 2019 aveva scatenato, per quanto si sa, non pochi malumori e problemi che hanno portato lo stesso Calbi a decidere di defilarsi e la stessa scelta del direttore artistico lo vedeva in ottima posizione almeno finchè non si è dovuti arrivare ad una definizione della situazione che a visto, per certi versi sorprendentemente, la scelta posarsi su Grima. 

In serata ieri il sindaco Adduce e il direttore del Comitato Verri hanno formulato le congratulazioni a Calbi: “La notizia ci inorgoglisce e deve inorgoglire la città di Matera e tutta la regione Basilicata”. “Questo nuovo e importante traguardo raggiunto – continua Adduce – rappresenta il giusto riconoscimento allo straordinario lavoro che Calbi ha saputo realizzare soprattutto in ambito teatrale con grande talento, competenza e creatività”.

“Per queste qualità – aggiunge Verri – ha fatto parte del Comitato scientifico di Matera 2019 da cui ha rassegnato le dimissioni per candidarsi a direttore artistico. Siamo certi, tuttavia, che anche da questa nuova e prestigiosa postazione Calbi saprà accompagnarci con la sua competenza lungo il tragitto di candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019”.

 

 

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