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POTENZA – La Basilicata è terra di storia, di misteri di territori che conservano storie millenarie.
E Pasqua e Pasquetta potrebbero essere due giorni per scoprirne almeno una piccola parte. Mentre dall’ altra parte della provincia Matera svetta in tutta la sua bellezza, la provincia di Potenza custodisce grandi bellezze e luoghi ideali per un viaggio diverso, slow e soprattutto all’insegna del buon cibo.
E mentre buona parte dei potentini scelgono di andare fuori regione la Basilicata potrebbe trasformarsi nel luogo ideale per esplorare una cultura e la sua storia, attraversando i borghi più suggestivi e magari sorseggiando dell’ottimo aglianico.
Dunque dicevamo una Pasqua all’insegna della cultura, con tanti musei e aree archeologiche aperte.
Si potrebbe costruire un itinerario lungo due giorni, partendo dal museo archeologico nazionale di Melfi, che in questi due giorni sarà aperto dalle 9 alle 22. Qui, al piano terra del castello Normanno-Svevo si possono osservare i reperti di epoca preistorica, oltre al pregiatissimo Sarcofago di Rapolla, creato da artigiani dell’Asia Minore. C’è poi una seconda sala con due corredi di due tombe principesche e una terza con oggetti del neolitico, età del Bronzo e del Ferro. Insomma, il museo di Melfi è un buon punto per capire le radici di questa terra.
Certo, ci sarebbe anche il Museo archeologico nazionale di Muro Lucano, che conserva gli scavi dell’insediamento di Baragiano con tanto di ricostruzione di un settore della necropoli, dove si possono trovare anche i corredi funerari. Ma si possono trovare anche importanti testimonianze della presenza romana, a partire soprattutto dai mosaici. A Muro Lucano le porte saranno aperte dalle 10 e 30 alle 12 e 30 e poi dalle 17 e 30 alle 20.
Toccherà poi spostarsi nel capoluogo, Potenza, che ospita il museo archeologico nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu”. Qui c’è praticamente la summa di tutto il lavoro archeologico effettuato in Basilicata, con particolare rilievo per le scoperte effettuate sul territorio di Potenza. Il museo, ospitato dentro palazzo Loffredo, diviso per aree tematiche e con un percorso ordinato cronologicamente è il posto migliore per scoprire la natura di questa regione mediterranea ma nascosta dalle montagne. Il museo farà orario continuato dalle 9 alle 20.
Ci si potrebbe poi spostare in Val d’Agri, dove resterà aperto il museo archeologico nazionale di Grumento Nova, aperto dalle 9 alle 22. Anche in questo caso le scoperte archeologiche sono tra i reperti più importanti della Basilicata. Tant’è che a restare aperti ci sono anche il parco Archeologico di Venosa, con orari dalle 9 alle 19 e il parco archeologico Grumentum, aperto dalle 9 alle 17:30.
Venosa è un posto che per i turisti “slow” potrebbe essere una Mecca. L’area archeologica è imponente e mette in luce un antico centro. L’anfiteatro, le terme, la domus, il complesso della santissima Trinità testimoniano un passato di lusso e splendore. Da non perdere il bellissimo mosaico che compone il pavimento del frigidarium del parco archeologico.
Ultimo passo la città romana di Grumentum, fondata nel III secolo avanti Cristo. Ci sono tutti gli elementi di una grande città romana: dall’anfiteatro alle terme fino alla tradizionale area del Foro romano.
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