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CIRO’ MARINA (KR) – Un vitellino con tre occhi. Il terzo è in alto sulla fronte. Il suo padrone, un allevatore di bovini di Strongoli, non riesce ancora a capacitarsi e chiede di conservare l’anonimato, perché teme la diffusione di notizie allarmistiche. Parla invece un veterinario di Cirò Marina, Giuseppe Bruno, anche perché lui ha formulato la difficile diagnosi: «Si tratta di una malformazione atipica, che si crea nella fase embrionale e si può verificare anche in altri animali, è la prima volta che la riscontriamo nella nostra zona».
Il professionista non esclude che si siano verificati altrove dei casi simili, ma non fa ipotesi avventate: «Intanto documentiamo questo caso, poi acquisiremo maggiori informazioni, consultando la bibliografia scientifica». Il vitellino ha venti giorni di vita, dall’occhio soprannumerario non vede, in pratica «il terzo occhio non è funzionante, c’è il buco in mezzo alla fronte, mentre l’occhio vero e proprio, ectopico, è spostato più in basso».
Il padrone provvede all’allattamento artificiale del piccolo, che – rivela ancora il veterinario Bruno – «non riesce a stare in stazione quadrupedale, forse a causa di una malformazione cerebrale». Il vitellino “Polifemo” è assistito amorevolmente dal suo allevatore, consapevole che è già un miracolo se il suo protetto è sopravvissuto. Solitamente tali gravi malformazioni congenite sono infatti la causa principale di mortalità.
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