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CROTONE – I loro congiunti, titolari di pensioni di guerra, erano ormai deceduti ma loro, secondo gli inquirenti, continuavano a percepire la pensione. Sei persone, residenti in diversi centri della provincia di Crotone (Cirò Marina, Cutro, Petilia Policastro, Cotronei e lo stesso capoluogo), sono state, dunque, ritenute responsabili dell’indebita percezione di trattamenti pensionistici di guerra e sono state denunciate dai militari del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza della città pitagorica per truffa aggravata.
Le indagini delle Fiamme Gialle, secondo quanto reso noto, hanno riguardato alcune posizioni rispetto alle quali è emerso l’incasso di ratei della pensione da parte di soggetti delegati alla riscossione, in epoca successiva al decesso dei relativi titolari. Le somme in questione, per un ammontare complessivo di 20.000 euro, venivano incassate, in genere, da parenti dei defunti che si presentavano direttamente agli uffici postali esibendo la delega conferita a suo tempo dal congiunto beneficiario del trattamento. In un caso, la condotta illecita si è protratta per un arco temporale considerevole, compreso tra il febbraio 2006 ed il gennaio 2013. Per tutte le situazioni irregolari accertate, la Ragioneria Territoriale dello Stato di Catanzaro ha provveduto ad avviare le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite.
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