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Brutta sorpresa questa mattina all’istituto comprensivo “Leonardo Sinisgalli” di Potenza.

Alcuni ladri sono entrati nella notte nella struttura facendo razzia e dannegiando pesantemente aule e arredamenti. 

Sul posto la polizia sta portando avanti i rilievi e ha avviato le indagini. 

Particolare, sembra, la dinamica di quanto accaduto: le prime indicazioni che arrivano dall’analisi della scena fanno pensare al fatto che i ladri conoscessero l’ambiente. 

La presidenza, per esempio, che è chiusa con una porta blindata, è stata raggiunta da una stanza secondaria che ha un accesso di servizio. Il secondo piano, dove è presente un’aula con diversi computer, non è stato preso di mira, mentre sono stati prelevati diversi pc e alcuni videoproiettori da aule collocate nel lato opposto della struttura, rispetto alla finestra dalla quale i ladri sono entrati. Sembra, insomma, che il gruppo che ha portato a termine l’attacco in qualche modo sapesse come muoversi e dove entrare. 

Danni un po’ ovunque nella scuola, vetri rotti, porte forzate, danneggiata pesantemente anche una LIM, lavagna interattiva che rappresenta per ciascun istituto che la possiede un vero e proprio cimelio, visti i costi e l’utilità. 

Sembra, inoltre, che qualcuno del gruppo autore del raid sia rimasto ferito durante la razzia, visto che sono state trovate tracce di sangue. 

«È grave, gravissimo, oltre che molto preoccupante – ha detto l’assessore all’Istruzione Giuseppe Messina, presente sul posto – Negli ultimi tempi è diventata quasi un’abitudine,  colpire la scuola significa attaccare il patrimonio comune più importante e invadere l’habitat naturale dei bambini».

Distrutta la dirigente scolastica, Giovanna Gallo, che ha però annunciato la verifica di quanto accaduto: l’antifurto, infatti, non è scattato, a differenza di quanto accaduto per il salvavita, una volta che i ladri hanno staccato la corrente elettrica. Perché non è scattato il sistema di protezione? E’ quanto si chiede il personale che ha dovuto fare i conti con la sgradita sorpresa. Da valutare i danni, che ad un primo colpo d’occhio superano abbondantemente una decina di migliaia di euro.

All’esterno della scuola si è creata un po’ di confusione, almeno fino a quando non si è deciso, comunque, di far entrare gli alunni per il regolare corso delle lezioni.

 

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