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MATERA – Sfondata quota 200.000 presenze nel 2013. Passi in avanti in tema di destagionalizzazione ed un futuro turistico che si annuncia certamente più roseo. Matera in questo momento è anche questo ma i punti di vista sulla crescita turistica sono decisamente diversi. Uno il nodo cruciale e cioè che in questo momento la città dei Sassi inverte il trend nazionale e lo migliora decisamente, avendo più appeal degli altri. Su questo, almeno, sembrano essere tutti quanti d’accordo. Poi invece sui freddi numeri le differenze non mancano.

I dati commentati dal Comune di Matera non trovano un unanime consenso anzi aprono una sorta di vero e proprio dibattito.

«I dati che abbiamo come associazione ci presentano un quadro diverso» sostiene Francesco Lisurici di Confesercenti, «parliamo di una riduzione che nel solo anno 2013 si aggira mediamente intorno al 15 per cento con punte per quanto riguarda i gruppi che arrivano anche al 30 per cento.

L’aumento non è stato percepito e ancora non abbiamo adeguati riscontri anche per il prossimo futuro. I primi mesi di quest’anno segnalano un movimento che è molto basso, direi quasi prossimo allo zero».

Insomma una realtà che rimane ancora da inquadrare anche se poi lo stesso Lisurici ammette: «certo posso confermare anche io il fatto che rispetto alla media nazionale Matera è decisamente sopra e che ci sono delle situazioni nelle quali si possono verificare numeri importanti ma sono racchiuse in pochi giorni singoli o in alcune settimane e non riescono ad estendersi per tutto l’anno.

Se andiamo a ben vedere sono forse quattro-cinque i mesi nei quali non si riesce ad avere una presenza costante ed importante di turisti. Tutte questioni per le quali abbiamo chiesto un tavolo di confronto e la necessità di discutere oltre che di porre Matera sempre di più al centro delle politiche turistiche regionali».

«Mi auguro che parta una verifica direttamente da Matera di quella che è la situazione».

Quanto al futuro prossimo non ci si sbilancia ma di certo «al momento non ci sono segnali che inducono ad un particolare ottimismo».

Meno netta la posizione della Confcommercio materana che sulla questione ammette una crescita generale della città ma anche una serie di necessità ulteriori per un salto di qualità che fino a questo momento non c’è stato ancora.

«Matera è oramai inserita nei circuiti internazionali», sostiene il direttore Dino Ventrella, «è dunque al centro di una forte attenzione di turismo culturale e di un incremento del numero di presenze che ha però bisogno di una diversa azione di marketing.

Matera risente di numeri che sono anche positivi ma che di fatto risultano ancora troppo piccoli e che hanno bisogno dunque di ulteriori effetti per potersi ulteriormente sviluppare».

«Abbiamo sentore di quello che sta avvenendo e di questo incremento ma c’è ancora una strada da fare per aumentare questi numeri e incentivare un appeal più alto rispetto alle altre mete culturali che Matera ha oggi oggettivamente».

Quanto alla questione della tassa di soggiorno che non intacca il numero di presenze così come è stato sostenuto nella nota del primo cittadino qualche giorno fa Ventrella fa notare che «sono stati gli operatori ad inglobare nel proprio prezzo anche quella tassa senza che ci siano aggravi dunque per i turisti che arrivano in città».

Di fatto la questione turismo a Matera risulta decisamente e fortemente coinvolgente per gli operatori che avvertono, inevitabilmente le difficoltà tipiche della crisi ma anche l’importanza di una risorsa essenziale per lo sviluppo futuro dell’intera città.

Sono questi gli elementi che spiegano anche i diversi punti di vista e le cifre che si alternano su una questione che non può che continuare a coinvolgere ed appassionare. Sulla quale evidentemente sono stati fatti dei passi in avanti ma ancora altri ne dovranno essere fatti. Essere fuori dal trend nazionale e riuscire ad invertirlo è certamente un sintomo anche se poi un’esigenza reale e complessiva di un processo di destagionalizzazione a trecentosessanta gradi viene ugualmente avvertito ed è ancora necessario. Come dimostrano le parole delle associazioni che riportano numeri e cifre degli operatori di settore.

 

LA PROIEZIONE: Il primo esame del 2014 nel ponte pasquale

I PROSSIMI mesi serviranno per capire quale è il trend che il 2014 porta a Matera sotto il profilo turistico. Le prime indicazioni risultano sostanzialmente contrastanti e non permettono di approfondire un’analisi. Sotto il profilo delle prenotazioni al momento non ci sono particolari indicazioni che inducono all’ottimismo ma visto il periodo economico particolare è anche lecito pensare che sia ancora presto e che probabilmente, come già avvenuto negli anni passati, Matera non tradirà nei mesi clou di avvio della bella stagione. Tanto più che quest’anno la Pasqua arriverà con qualche settimana di ritardo, più avanti nel tempo rispetto al solito e questo dovrebbe favorire non solo le belle giornate ma anche una maggiore voglia di evadere e dunque un numero di presenze decisamente più elevato.

Ciò detto rimane aperta la questione da approfondire della cosiddetta destagionalizzazione cioè della necessità di avere sempre di più nel corso dell’anno una presenza costante.

Numeri che sono apparsi decisamente evidenti nell’esame analitico dei dati del 2013 ma che lasciano anche una serie di necessità di miglioramento aperte come viene chiaramente suggerito anche da Confesercenti e Confcommercio che esortano ad una serie di iniziative che possano rendere più omogenea la presenza turistica.

Le questioni sul tappeto finiscono ancora una volta per rincorrersi, i numeri, freddi, dicono di una Matera che ha sempre più forza e più appeal e che prova anche a puntare sulla capitale della cultura nel 2019 come obiettivo che possa riuscire ad accrescere una presenza numerica e soprattutto dare risalto ad un lavoro già in itinere.

La candidatura del resto, come emerge chiaramente dal progetto di Italia 2019, risulta semplicemente un punto di partenza rispetto ad un obiettivo ben più ampio che è quello che porta ad una serie di iniziative congiunte che abbiano nella cultura e nel turismo il vero e proprio denominatore comune.

Su queste basi ed in questo percorso Matera dovrà provare anche sotto l’aspetto dei numeri, dell’accoglienza, della ricettività e dell’appetibilità a fare anche nel 2014 un ulteriore e fondamentale passo in avanti. Il percorso avviato non può essere interrotto.

p.quarto@luedi.it

 

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