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Una Consulta per l’automotive di San Nicola di Melfi (Potenza) “da affiancare a quella nazionale insediata nell’ottobre scorso al Ministero per lo Sviluppo Economico con Fiat, Anfia – associazione a cui fa capo la filiera dell’auto – e Ancma, sigla dei produttori delle due ruote”: è la proposta del segretario regionale della Basilicata della Uil, Carmine Vaccaro.
Secondo il rappresentante sindacale, con la Consulta si potrebbe “dare gambe e rafforzare l’iniziativa della Uilm che prevede la costituzione di una task force sull’indotto che si occupi subito delle due vertenze oggi aperte (Incomes ed Irma) e per governare questa fase delicata segnata da cambi e perdite di commesse ed arrivo di nuovi player in Basilicata con occhi aperti a scongiurare perdite di posti di lavoro e per creare nuove opportunità legandole anche alla ricerca di cui parla il Governatore Pittella”.
Vaccaro ha aggiunto che “vogliamo incalzare Confindustria Basilicata a fare di più e meglio per reggere la sfida lanciata dal nuovo Gruppo Fca che conferma nello stabilimento di Melfi l’avamposto italiano del mercato globale. Su questo anche l’istituzione regionale e la politica regionale, specie dopo la ‘sferzatà di Renzi sul futuro dell’industria automobilistica italiana – ha concluso Vaccaro – non possono continuare a disinteressarsi”. (ANSA).

La proposta, questa volta, arriva da casa Uil. Guardando a Fiat, all’indotto, alle prospettive dell’automotive, la sigla sindacale propone di istituire «una consulta per l’automotive di San Nicola di Melfi».

 

La strategia, suggerisce il segreatrio della Uil, Carmine Vaccaro, dovrebbe essere quella di «affiancare questo organismo a quella nazionale insediata nell’ottobre scorso al Ministero per lo Sviluppo Economico con Fiat, Anfia – associazione a cui fa capo la filiera dell’auto – e Ancma, sigla dei produttori delle due ruote».

Secondo Vaccaro «con la Consulta si potrebbe dare gambe e rafforzare l’iniziativa della Uilm che prevede la costituzione di una task force sull’indotto che si occupi subito delle due vertenze oggi aperte (Incomes ed Irma) e per governare questa fase delicata segnata da cambi e perdite di commesse ed arrivo di nuovi player in Basilicata con occhi aperti a scongiurare perdite di posti di lavoro e per creare nuove opportunità legandole anche alla ricerca di cui parla il Governatore Pittella».

«Vogliamo incalzare Confindustria Basilicata a fare di più e meglio per reggere la sfida lanciata dal nuovo Gruppo Fca che conferma nello stabilimento di Melfi l’avamposto italiano del mercato globale. Su questo anche l’istituzione regionale e la politica regionale, specie dopo la ‘sferzatà di Renzi sul futuro dell’industria automobilistica italiana non possono continuare a disinteressarsi».

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