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VIBO VALENTIA – La Guardia di Finanza ha segnalato al Procuratore regionale presso la Corte dei Conti di Catanzaro un danno erariale per oltre 3,5 milioni di euro nei confronti dei componenti del management pro tempore dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia. Il danno accertato dai finanzieri è scaturito dalle illecite modalità con cui l’Asp di Vibo Valentia tra il 2008 ed il 2011 avrebbe erogato al personale dipendente cospicue indennità derivanti sia dal “fondo incentivante” che dal “fondo produttività'”. Al termine delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Vibo Valentia sarebbe emerso che le indennità in questione sono state erogate nonostante alcune irregolarità adottate nella procedura atta ad accertare l’efficienza del personale beneficiario, nonchè in presenza del mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’azienda sanitaria. Un ulteriore aspetto accertato dalle Fiamme Gialle riguarderebbe l’inesistenza di una contabilità analitica di cui l’Asp avrebbe dovuto dotarsi. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, al termine delle indagini, che hanno richiesto l’esame di migliaia di schede di valutazione del personale appartenente all’ASP, hanno constatato che tutte le schede di valutazione venivano redatte con notevole ritardo rispetto alla tempistica prevista dai regolamenti. Le responsabilità amministrative sono state contestate nei confronti di sette persone facenti parte, in periodi diversi, della direzione aziendale dell’Asp. I militari hanno proceduto a segnalare le stesse persone alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per il reato di abuso d’ufficio in quanto, nel deliberare la corresponsione delle somme, avrebbero cagionato il danno nei confronti dell’Asp, nonchè un ingiusto vantaggio patrimoniale nei confronti di tutto il personale, costituito da circa 1660 dipendenti tra medici (350), dirigenti tecnici ed amministrativi (60) e personale del comparto (1250).

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