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PISTICCI – Nuova allerta meteo per l’alto Jonio, con particolare riferimento alle zone del Metapontino, senza escludere un coinvolgimento di aree più interne.
Il rischio concreto è quello di ritrovarsi a dover fronteggiare la terza dannosa ondata di maltempo da ottobre ad oggi, senza contare altre fasi interlocutorie di abbondanti precipitazioni.
Il rischio che un nuovo fenomeno piovoso molto inteso potesse investire ancora i territori, già pesantemente colpiti nel recente passato, era stato paventato già dall’inizio della settimana in corso dai modelli consultabili nei principali siti d’informazione meteo.
Col passare dei giorni, purtroppo, il quadro previsionale ha trovato conferme ed al momento sembra essersi fatto più concreto il rischio che nella zona alto-jonica a cavallo tra Calabria, Basilicata e Puglia possano cadere nel weekend tra 100 e 200 mm di pioggia.
La perturbazione ha iniziato a far sentire i suoi effetti con il forte vento di scirocco che ha spazzato l’aria già da giovedì scorso provocando una forte mareggiata sulle coste joniche lucane, con la prospettiva che il fenomeno, intensificatosi nella giornata di ieri, possa durare fino a domani.
La sala operativa della Protezione civile regionale ha messo in allerta i gruppi di volontari dislocati sul territorio sin dalla mezzanotte di ieri. Idem per gli uomini a disposizione della Provincia. Saranno, ovviamente, monitorati i fiumi lucani, i tratti delle strade particolarmente vicini ai corsi d’acqua, i centri abitati per il doppio rischio di allagamenti e frane.
I timori sono molteplici e riguardano la potenziale, ampia estensione dell’area colpita dalle piogge abbondanti, nonché lo scioglimento repentino della neve caduta nei giorni scorsi a causa dei venti di scirocco che, peraltro, ostacolerebbero il naturale deflusso in mare dei corsi d’acqua lucani.
Il bollettino di vigilanza meteo della Protezione civile nazionale sposta il picco delle criticità sul meridione d’Italia per la giornata odierna; quando le precipitazioni, si potrebbero fare più intense, anche a carattere temporalesco, ed i quantitativi per la zona metapontina potrebbero passare da moderati ad elevati. Permane la situazione di vento forte e mari agitati. Pur essendo ormai passati dalla fase delle previsioni a quella dell’osservazione, resta la speranza che le indicazioni anticipate dai modelli meteo possano essere smentite almeno parzialmente dai fatti. Nell’analisi delle carte di ieri si va dai 50/70 mm del modello più clemente (Wrf-nmm), ai circa 200 mm di quello più pessimista (Lamma su base Ecmwf). In mezzo tutti gli altri principali Lam che vedono all’unisono accumuli pari o superiori ai 100 mm.
Sarebbe tanta roba per un territorio già profondamente segnato da alluvioni e bombe d’acqua, notevolmente compromesso in termini di viabilità e di sicurezza ed in forte ritardo negli interventi di ripristino della normalità. Tutte ragioni validissime per sperare nella clemenza del tempo ed in una sostanziale smentita last minute dei quadri previsionali più pessimistici.
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