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POTENZA – Nel distretto di Potenza la durata media dei tre gradi dei processi civili è di 3.598 giorni, rispetto a una media nazionale di 3.449 giorni: nel settore penale, invece, “c’è un’obiettiva difficoltà a fronteggiare il flusso sopraggiunto”, con una durata media nei tribunali di circa 1.059 giorni. I dati sono stati forniti stamani, a Potenza, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, dal presidente della Corte d’Appello, Giuseppe Pellegrino.
Alla cerimonia non hanno partecipato gli avvocati del tribunale di Melfi, per protestare contro la chiusura della struttura e l’accorpamento a Potenza, così come accaduto anche per Sala Consilina, accorpata a Lagonegro. All’esterno del Palazzo di giustizia, inoltre, i radicali hanno organizzato un presidio per protestare contro la situazione dei detenuti nelle carceri: il segretario lucano dei radicali, Maurizio Bolognetti, interverrà nel corso del dibattito.
Nel settore civile, nell’ultimo anno sono stati definiti 38.460 processi (circa 34 mila quelli sopravvenuti) con una diminuzione delle pendenze pari a circa 59 mila procedimenti. Le pendenze per il penale sono diminuite del 3,52 per cento rispetto al 2013. Le notizie di reato iscritte sono diminuite del 9,26 per cento. Dai dati emerge anche una diminuzione delle intercettazioni, il cui costo è calato del 42 per cento (da circa un milione di euro a 585 mila euro). Sulla protesta degli avvocati di Melfi, Pellegrino ha spiegato che si tratta di “una legittima manifestazione del pensiero”, per “una situazione unica in Italia, causata dalla riforma della geografia giudiziaria”: basti pensare, ha aggiunto, che “Lagonegro e Sala, insieme, avevano tempo fa 19 magistrati, ne sono rimasti sei e tre sono già stati trasferiti”. (ANSA)
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