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C’E’ il “rischio di incompatibilità”, dietro l’ok che il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura ha dato per il trasferimento del sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello di Reggio, Francesco Mollace, viene trasferito a Roma. Alla fine il plenum ha accolto la terza scelta di Mollace. Il magistrato aveva infatti chiesto il trasferimento in via preventiva, nonostante non fosse stato bandito alcun “bollettone” per lo spostamento dei magistrati. Mollace però aveva chiesto di essere trasferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina o, in subordine, alle Procure Generali della Repubblica presso le Corti d’Appello di Catanzaro o Roma, per ragioni personali e familiari. Alla fine il plenum ha accolto la terza scelta di Mollace, dichiarandone il trasferimento alla Procura Generale di Roma, ma sottolineando la motivazione legata alla possibile incompatibilità.
Ecco il testo integrale del documento del Csm
Seduta del 23/10/2013
Relatore Consigliere CASSANO
Il Consiglio,vista la nota in data 2 ottobre 2013 con la quale il dott. Francesco MOLLACE, magistrato ordinario che ha conseguito la VI valutazione di professionalità, attualmente sostituto procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, chiede di essere trasferito, in via preventiva, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina o, in subordine, alle Procure Generali della Repubblica presso le Corti d’Appello di Catanzaro o Roma, per ragioni personali e familiari nonché al fine di rimuovere una eventuale situazione di incompatibilità ex art. 2 R.D.L. 31 maggio 1946 n. 511, procedura attualmente pendente presso la Prima Commissione del CSM;
– considerata la necessità di rimuovere – in prevenzione – la potenziale situazione di incompatibilità determinatasi tra detto magistrato e l’ufficio allo stato ricoperto;visti gli atti prodotti e le informazioni assunte;
– tenuto conto che la Prima Commissione Referente, alla quale è stato chiesto un parere in merito alla sussistenza di una eventuale situazione di incompatibilità al trasferimento ai posti richiesti dal dott. MOLLACE, ha deliberato, a maggioranza, di esprimere “parere contrario quanto alla Procura Generale della Repubblica di Catanzaro e alla Procura della Repubblica di Messina in considerazione delle competenze degli uffici giudiziari di Catanzaro ex art. 11 c.p.p. per i magistrati di Reggio Calabria e di Reggio Calabria ex art. 11 c.p.p. su Messina ed inoltre, con riferimento all’ufficio di Messina, per evidenti motivi di opportunità considerata la vicinanza tra le sedi di Reggio Calabria e Messina…”, mentre ha espresso parere favorevole, non rilevando motivi ostativi, rispetto alla sede di Roma; rilevato che, in seguito a richiesta in tal senso del dott. MOLLACE, la III commissione né ha disposto l’audizione per il giorno 21 ottobre 2013; in detta sede lo stesso ha, genericamente, rappresentato come, a suo dire, non vi sarebbero ostacoli ad un suo trasferimento alla procura della Repubblica di Messina, pur ribadendo il suo gradimento anche al trasferimento alla procura generale della Repubblica di Roma;ritenuto condivisibile il parere espresso dalla I commissione in ordine alla insussistenza di motivi ostativi con riferimento alla sola sede romana;
– rilevato che, ai sensi del par. V punto 23 della circolare n. 12046 dell’8 giugno 2009 e successive modificazioni: “quando sia necessario rimuovere preventivamente, con urgenza, potenziali situazioni di incompatibilità che possono dar luogo all’apertura di una procedura di trasferimento d’ufficio (art. 2 legge guarentigie; artt. 18 e 19 ord. giud.), il Consiglio, nell’interesse dell’Amministrazione, provvede sulla domanda del magistrato 32 indipendentemente dal decorso del termine di legittimazione.
A tal fine si procede con concorso virtuale. L’urgenza è valutata in base agli atti prodotti, assunte informazioni e sentita la Commissione competente ad accertare l’eventuale incompatibilità, senza pregiudizio per gli adempimenti e le successive determinazioni di quest’ultima”;preso atto che la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma presenta, allo stato, 1 posto vacante di sostituto procuratore generale; – ritenuto che la sede di Roma consente di superare l’attuale situazione di incompatibilità rispetto all’ufficio allo stato ricoperto;rilevato che, in data 17 ottobre 2013, la Terza Commissione, verificato che il punteggio del concorso virtuale attribuito al dott. MOLLACE consentiva l’assegnazione del posto richiesto di sostituto procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma, ha disposto la pubblicazione su sito intranet della sede richiesta e che, nei termini previsti dal par. XXXI della predetta circolare, non sono pervenute domande di altri aspiranti alla partecipazione, tramite concorso virtuale, all’assegnazione del posto; – considerato, conclusivamente, che al dott. MOLLACE, entrata in magistratura con D.M. 13 maggio 1980, possono essere attribuiti punti 25 per anzianità, punti 3 per attitudini, punti 4 per il merito, 2 punti per l’esercizio delle funzioni omologhe e punti 2 per l’esercizio di funzioni nello stesso grado di giurisdizione, per un totale di punti 36 e che, pertanto, risulta vincitore del concorso virtuale, atteso che nell’ultimo concorso espletato il magistrato risultato vincitore con il minor punteggio aveva conseguito 32 punti; delibera il trasferimento del dott. Francesco MOLLACE, magistrato ordinario che ha conseguito la VI valutazione di professionalità, attualmente sostituto procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, a sua domanda, alla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma con le stesse funzioni (posto vacante e non pubblicato).
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