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POTENZA – Se dal tavolo con il governo, previsto per il 17 ottobre, non dovesse uscire nulla di importante per lo sviluppo futuro della Basilicata in ambito petrolifero, sarà sciopero generale. Ad annunciarlo è la Cgil che ha riunito ieri il direttivo regionale proprio per discutere sulle azioni da intraprendere in caso di mancato accordo con il ministro Zanonato. una giornata di sciopero generale e di cortei quindi potrebbe paralizzare la basilicata. Intanto l’Ugl fa sapere di essere stata convocata dal ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, per affrontare la questione petrolio e lavoro in Basilicata. L’incontro, che si terrà giovedì 17 ottobre a Roma, affronterà le questioni relative allo “sfruttamento sostenibile delle risorse minerarie”, ponendo l’attenzione sul “sistema produttivo locale e sulla creazione di nuova occupazione, sostegno alla ricerca e all’innovazione, investimenti in coesione sociale.
Ma intanto la Cgil sceglie la linea dura e auspica un cambio di rotta: “La Basilicata – è scritto in un documento – deve ottenere il giusto riconoscimento e la giusta attenzione, per creare lavoro, avere massime garanzie ambientali, sostenere le imprese, rafforzare il welfare e quindi la coesione sociale e la democrazia. Pre-condizione per sostenere un modello di sviluppo diverso, nel medio periodo.
Il Piano del Lavoro di Cgil, Cisl e Uil Basilicata è la piattaforma su cui continuare a chiamare le istituzioni nazionali, le coalizioni che si candidano al Governo della Regione, le imprese e le associazioni a pronunciarsi ed esprimersi, per poi condividere scelte, priorità, metodi partecipativi».
Dopo aver chiesto, nei giorni passati, formalmente al Governo nazionale un tavolo di confronto sul futuro della Basilicata e sulla necessità di definire una strategia complessiva per la regione, alla luce dell’importante contributo che la stessa da al sistema paese, a partire dal petrolio, le organizzazioni sindacali e datoriali hanno presentato in un documento la “piattaforma” contenente le priorità di azione.
«In coerenza con le proposte contenute nel Piano del Lavoro di Cgil, Cisl e Uil Basilicata e nel recente documento di Confindustria e Pensiamo Basilicata, riteniamo non più rinviabile un confronto che, mettendo intorno ad un tavolo tutti i diretti interessati (Governo Nazionale, Regione, parlamentari lucani, rappresentanze degli enti locali, grandi imprese e, ovviamente, organizzazioni sindacali e datoriali), possa intervenire in maniera concreta per delineare una strategia ed interventi di sistema, non più rinviabile. Questo il motivo per cui, qualche giorno fa, tutti insieme abbiamo chiesto formalmente al Ministro per lo Sviluppo Economico un incontro».
«Il contributo che, responsabilmente, la Regione Basilicata da infatti al sistema energetico nazionale deve essere giustamente compensato in termini di maggiore occupazione, sviluppo, coesione sociale, attenzione all’ambiente». La Basilicata è ad un punto di svolta, senza accordo riuscirà il sindacato a mobilitare l’intera regione allo sciopero generale’
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