4 minuti per la lettura
TINCHI – Sulla sicurezza del terzo piano deve ancora arrivare una risposta dal professor Masi dell’Unibas, ma in ogni caso, se ci saranno degli interventi da fare, l’Asm li farà; il progetto per la riabilitazione con posti letto, con specificità legate a cardiochirurgia ed oncologia, va avanti; gli ambulatori, quasi tutti, funzionano come dovrebbero, mentre per alcuni disservizi saranno fatte a breve delle verifiche; ci sarà una nuova dialisi, mentre l’endocrinologia, come specificità territoriale, entrerà nel prossimo atto aziendale dell’Asm che, per il resto, farà delle verifiche con i medici di settore per la massima funzionalità del trattamento del piede diabetico.
E’ questo, in estrema sintesi, il quadro aggiornato sull’ospedale di Tinchi, dove i servizi che ci sono saranno mantenuti e quelli previsti ed annunciati saranno portati a compimento. Tanto è emerso da una discussione avvenuta ieri mattina in una piccola stanza del primo piano del nosocomio pisticcese tra esponenti del Comitato civico ed i massimi rappresentanti dell’Asm, a partire dal direttore generale, Rocco Maglietta, per proseguire con i direttori sanitari Annese e Sacco, il direttore amministrativo Ierone ed il direttore organizzativo Cilla.
Un incontro in cui non è mancata la schiettezza da entrambe le parti, con il direttore Maglietta che si è difeso da accuse del passato ritenute ingiuste ed i cittadini del Comitato che hanno saputo motivare, trovando anche la comprensione del loro interlocutore, le ragioni della loro diffidenza, perché su Tinchi piani e promesse sono cambiati più volte negli ultimi anni ed in certi casi sembra quasi che politica regionale ed Asm facciano il gioco delle tre carte, anche facendo leva sui rimpalli nelle singole responsabilità di settore o sulla continuità interrotta in seguito al cambio dei vertici aziendali. La speranza, allora, è che l’incontro di ieri sia stato davvero utile a formulare una serie di impegni, per Tinchi, che poi dovranno trovare compimento e, soprattutto, non dovranno più essere cambiati a ribasso dalla futura direzione Asm o dalle istituzioni. Per il presente, invece, il direttore Maglietta ha assicurato il suo impegno.
“Da quando ci sono io – ha spiegato – non ho mai preso in giro nessuno, ho detto delle cose e sono quelle che voglio fare realmente, non ho chiuso nulla né ho spostato alcun servizio e non è previsto che questo accada. Certo rispondo per la mia parte e sono consapevole che la tempistica non sempre è quella sperata”.Sul terzo piano, ad esempio, sarebbe già dovuto esserci un quadro più chiaro, ma “quando avremo i dati dall’università di Basilicata – ha aggiunto Maglietta – questa storia finirà in ogni caso, perché se ci sono degli interventi per la sicurezza li faremo”. Va avanti anche l’iter per la riabilitazione che “caratterizzerà quest’ospedale. Il ricorso ai privati – ha spiegato Maglietta – è inevitabile visto che il settore pubblico deve fare i conti con il blocco delle assunzioni, ma sia voi che noi potremo controllare”. Il professor Tamburrano ha sintetizzato la posizione del Comitato: “accettiamo, come già detto, la sanità privata a patto che a Tinchi si salvino le specificità pubbliche che hanno da sempre caratterizzato questa struttura. Alcuni ambulatori devono funzionare meglio, mentre la caratterizzazione del nosocomio passa per la dialisi, l’endocrinologia ed il trattamento del piede diabetico”.
Riguardo agli ambulatori il confronto ha permesso di acclarare che, in alcuni casi, qualcosa non funziona, tanto che il dottor Cilla dovrà in breve tempo fare delle verifiche su: presenza ed utilizzo di ecocardio, ecomiografo, baropodometro, funzionalità di terapia del dolore nonché un incontro con i medici per il trattamento del piede diabetico. Ha sorpreso anche il dottor Maglietta la denuncia per la quale alcuni servizi che a Tinchi dovrebbero essere erogati, sono ritenuti inesistenti in fase di richiesta e prenotazione. Su questa casistica occorrerà fare delle verifiche.In relazione alle rivendicazioni del Comitato sulle specificità, Maglietta ha tenuto a precisare che a Tinchi “si farà un nuovo reparto di dialisi, mentre l’endocrinologia entrerà nel prossimo atto aziendale”.L’incontro, dunque, ha avuto un risvolto molto pratico ed operativo. Sono stati presi degli impegni a fornire alcune risposte più precise in seguito a verifiche. Se l’interlocuzione proseguisse, sarebbe motivo di rinnovata fiducia nelle istituzioni preposte all’amministrazione della sanità materana.
Al Comitato è stata chiesta la pazienza di capire che alcune tempistiche possono allungarsi ed alcuni disservizi non vanno interpretati con la volontà di smantellare ulteriormente il nosocomio pisticcese, per il quale, adesso, le idee sembrano quantomeno più chiare.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA