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POTENZA – Le regionali in Basilicata iniziano ad avvicinarsi davvero. Tanto che anche Grillo inizia ad interessarsi della vicenda. Lo fa con una nota in cui mette i paletti e blocca l’astronomo Vespe che 24 ore prima aveva fatto sapere di volersi candidare alla Regione per il Movimento 5 Stelle.
Grillo ha subito stoppato le velleità dell’astronomo chiarendo: «Al contrario di quanto comunicato su qualche giornale ad ora non risulta nessuna lista certificata per la Basilicata. Il leader di M5S mette quindi subito le cose in chiaro dal suo blog bloccando di fatto gli annunci di chi si dice pronto a correre sotto le insegne dei grillini. Ovvio che la notizia rivela che Beppe Grillo comincia a guardare con attenzione alle prossime elezioni regionali che si svolgeranno il 17 e 18 novembre. Non sarà come le scorse amministrative. Si vota in Basilicata e basta. L’appuntamento diventerà centrale nello scacchiere politico. E anche per Grillo rischia di diventare un banco di prova dopo l’entusiasmante risultato delle elezioni politiche e la delusione delle amministrative dove il suo movimento non ha nemmeno sfiorato la metà dei consensi e delle percentuali ottenute solo qualche settimana prima.
E’ immaginabile quindi che per Grillo come anche per altri leader nazionale le prossime elezioni in Basilicata diventino una sorta di “campo centrale”. Tanto è vero che “rumors” parlavano dell’intenzione da parte del leader dei grillini di scendere in Basilicata per una ventina di giorni in piena campagna elettorale. La notizia però non ha avuto conferme ufficiali anche se continua a circolare negli ambienti politici lucani.
Ovviamente la partita se è importante per i grillini è fondamentale per il Pd e il centrosinistra che deve riconfermasi. E si avvicina la Direzione del Pd di sabato prossimo nel quale si capirà il livello di scontro a cui sono arrivati colonnelli democratici lucani. Ad ogni modo ieri c’è stata anche riunione di Consiglio regionale. Il clima ormai è da ultimi giorni di scuola. Poca tensione in aula. Tra i provvedimenti approvati in aula c’è stato il sì all’unanimità di alcune modifiche alla legge regionale in materia forestale. Approvati a maggioranza anche i Rendiconti per l’esercizio finanziario 2012 dell’Apt e dell’Ardsu. Il Consiglio regionale ha poi approvato sempre a maggioranza una delibera della Giunta riguardante l’adozione del Piano annuale delle attività educative e culturali in attuazione del Piano triennale 2011 – 2013. L’Assemblea ha designato Vito De Filippo, Vincenzo Santochirico, e Nicola Pagliuca componenti del Consiglio di amministrazione della Fondazione Nitti. Il punto delicato però ha riguardato la questione di Ignazio Petrone del Pd che non essendosi ancora dimesso dalla carica di presidente della Società energetica lucana “incappa” nella legge nazionale dell’incompatibilità dei ruoli di amministratore e di dirigente di un ente pubblico. E quindi ieri il Consiglio prendendo atto della delibera della Giunta delle elezioni con la quale si è rilevata la sussistenza della “causa di incompatibilità” ha assegnato a Petrone il termine di 5 giorni per rimuovere la causa di incompatibilità. In pratica l’ex sindaco di Pignola ha 5 giorni a disposizione da ieri per dimettersi dalla Sel. La vicenda ovviamente si incastra con le dinamiche del Pd e con le aspirazioni elettorali. Tanto più che Petrone una volta che si sarà dimesso dalla Sel non potrà più far parte per i prossimi due anni di nessun Cda di un ente pubblico. Anche se non dovesse essere rieletto consigliere regionale.
Sempre per rimanere ai nodi, pare che ieri a De Filippo sia stato chiesto da alcuni consiglieri per l’ennesima volta di tornare sui propri passi e ritirare le prorie dimissioni. Ovviamente la questione non è stata presa in considerazione.
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