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CATANZARO – E’ su una intermediazione da un milione di euro che si sta concentrando l’indagine sui derivati tra un ente locale del catanzarese ed istituti di credito esteri. Il sostituto procuratore di Catanzaro, Domenico Guarascio, sta compiendo le verifiche per accertare eventuali illeciti nella sottoscrizione dei derivati, avvenuta agli inizi degli anni 2000, tra l’ente e le banche. Si attendono gli esiti delle rogatorie internazionali in Svizzera ed a Londra. L’intermediazione da un milione di euro sarebbe stata pagata per un solo derivato che ammonta a svariate decine di milioni. Un’operazione finanziaria sottoscritta agli inizi degli anni 2000 e che ora è finita all’attenzione della Procura di Catanzaro e della Guardia di finanza di Milano. Gli inquirenti, oltre alla regolarità dell’intermediazione, stanno verificando anche le modalità con le quali è stato sottoscritto il derivato e se l’utilizzo della finanza creativa abbia creato eventuali danni economici all’Ente. I finanzieri ed il Pm Guarascio stanno ricostruendo in particolare tutti i flussi economici e in modo particolare quelli transitati all’estero. Sull’intermediazione la Procura intende fare luce accertando eventuali collegamenti tra chi ha intascato il milione di euro e la banca che ha proposto la sottoscrizione dei derivati all’ente. Una indagine che si prospetta non facile considerato che le ricerche vanno effettuate all’estero tramite rogatorie e che si tratta di operazioni ormai datate negli anni. L’inchiesta sugli enti locali catanzaresi è la prosecuzione di quella sui derivati sottoscritti dalla Regione Calabria e la banca giapponese Nomura. In quest’inchiesta sono indagati un ex consulente ed un ex dirigente della Regione e la moglie di quest’ultimo.
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