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COSENZA – Se ne andavano in giro con la macchina del Comune per effettuare commissioni personali nell’orario di lavoro. Al loro posto un altro dipendente complice timbrava il cartellino delle presenze. Undici impiegati del comune di Pedace, in provincia di Cosenza, durante l’orario di lavoro si dedicavano a tutt’altro che a far funzionare la macchina amministrativa, per questo sono stati arrestati dai carabineri con l’accusa di truffa aggravata e continuata e posti ai domiciliari. L’operazione denominata Time out è stata eseguita dalla Compagnia di Rogliano con la supervisione del Comando provinciale di Cosenza. Per due mesi i dipendenti sono stati filmati e pedinati.
C’è chi durante l’orario di lavoro è stato sorpreso addirittura a Rende mentre andava a comprare la macchina del figlio. O chi andava a portare prima i figli a scuola o poi si recava a fare la spesa. Altri semplicemente passeggiavano per il paese o si recavano al bar. A tutto svantaggio dei cittadini che andavano in Comune senza poter usufruire dei servizi amministrativi e burocratici e che spesso trovavano al posto del dipendente il cartello “torno subito”. Ed è proprio dai cittadini che è partita la denuncia che ha fatto venire alla luce la truffa.
Le indagini sono partite a gennaio e sono stati registrati dai carabinieri 120 episodi di assenteismo. Tra le persone coinvolte ci sono cinque donne. «Finalmente – ha detto il procuratore aggiunto Airoma – i cittadini si sono ribellati a un malcostume molto diffuso nel nostro Paese».
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