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COSENZA – I carabinieri delle compagnie di Scalea e di Paola (Cosenza) hanno denunciato centosettanta persone, tra amministratori di imprese, condomini e proprietari di abitazioni, per la presunta violazione della normativa riguardante lo scarico di acque reflue domestiche. Tutto fa riferimento ad una lunga inchiesta, partita nel dicembre del 2011, per il contrasto dell’inquinamento del mare e del fenomeno dello sversamento abusivo dei reflui nelle acque marine e fluviali. Le indagini rientrano in un’inchiesta disposta dalla Procura di Paola. Sono state controllate circa 500 costruzioni, tra abitazioni civili, complessi residenziali, turistici e produttivi, di cui si è verificata la corretta allacciatura alla rete fognaria. Oltre ai denunciati, ci sono anche altre 85 persone indagate. In particolare, a Praia a Mare sono indagati due titolari di abitazioni private, responsabili di sversamento di rifiuti organici nel sottosuolo, in quanto in possesso di fosse asettiche che non erano a tenuta stagna. A San Nicola Arcella, indagato un imprenditore edile del posto per aver immesso nel sottosuolo sei pneumatici per camion. A Verbicaro, indagati tre proprietari di abitazioni private, responsabili di furto aggravato di acqua pubblica, e altri tre per aver effettuato uno scarico di natura domestica e smaltito i rifiuti fognari delle proprie abitazioni sul terreno. Inoltre, sempre a Verbicaro, rilevate sette violazione in materia edilizia e 22 responsabili di scarichi incontrollati sul suolo. Due titolari di abitazioni sarebbero anche responsabili di una truffa ai danni del comune di Verbicaro, per aver utilizzato un’utenza idrica comunale, destinata ad allevamento di animali, anche per uso abitativo. A Belmonte Calabro 4 persone tra proprietario, committente, responsabile di una ditta e direttore dei lavori sono stati denunciati per il reato di opere illecite, visto che effettuavano lavori di ristrutturazione interna in un locale sottoposto a vincolo paesaggistico, senza nullaosta della soprintendenza ai beni architettonici. Inoltre sono state denunciate cinque tra imprenditori e commercianti: due responsabili di abbandono di rifiuti e gestione non autorizzata di altrettante discariche abusive, e tre per aver effettuato attività di trasporto di rifiuti non autorizzata. A Lago sono state segnalate cinque persone tra proprietario, commitente, responsabile di una ditta e direttore dei lavori per il reato di abusivismo edilizio, avendo realizzato un fabbricato difforme rispetto al permesso ottenuto. Stesso tipo di reato rilevato a Paola, dove sono state effettuate 4 denunce. A San Lucido è stato denunciato un imprenditore edile, presunto responsabile di abbandono e accumulo di rifiuti e di gestione non autorizzata di discarica abusiva. A Fiumefreddo Bruzio, 9 persone, tra proprietari, committenti, responsabili di una ditta e direttori dei lavori,sono state segnalate per il reato di abusivismo edilizio in zona sottoposta a vincolo sismico, nella quale invece erano stati costruiti due fabbricati adiacenti tra loro e difformi rispetto ai permessi comunali concessi. Altre due persone sono state denunciate per l’inizio di una costruzione abusiva e altre cinque per aver realizzato ampliamenti a diverse unità immobiliari, in assenza di Dia e permessi per costruire. Infine, a Longobardi sono sei le denunce per il reato di abusivismo edilizio in zona sottoposta a vincolo sismico.
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