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E’ evaso dagli arresti domiciliari a Bologna, dove doveva ancora scontare una pena detentiva di 9 anni e sette mesi per diversi reati tra cui l’importazione illecita di sostanze stupefacenti ed aveva trovato rifugio in Spagna, Maurizio Ragno 56enne di Trani (Ba), arrestato nei giorni scorsi ad Almeria dalla polizia spagnola grazie all’attività dei carabinieri di Bologna.
Il nome del ricercato è emerso nel corso delle indagini dei militari sulla rete di contatti e fiancheggiatori, sul territorio emiliano romagnolo, di Nicola Acri (in foto), ritenuto il capo dell’ndrina calabrese di Rossano (CS) arrestato dai carabinieri il 20 novembre scorso proprio nel capoluogo emiliano.
Ragno era stato condannato al cumulo di pena di 35 anni e 4 mesi di reclusione per rapina in concorso, detenzione illegale di armi e munizioni, importazione illecita di sostanze stupefacenti in concorso e falsità materiale commessa dal privato in certificati.
Una pena successivamente ridotta per i benefici di legge. Il 56enne era latitante dal 7 luglio 2009 quando era evaso dagli arresti domiciliari presso la sua abitazione bolognese di via De Nicola e doveva scontare altri 9 anni e sette mesi. Dal maggio scorso la Procura di Bologna su richiesta della sezione anticrimine del Ros aveva emesso il mandato di arresto europeo ritenendo che l’uomo avesse trovato rifugio all’estero. Nel mese di giugno i militari hanno acquisito elementi decisivi per localizzare il latitante tali da attivare le forze dell’ordine spagnole.
Ragno è stato arrestato, privo di documenti, ad Almeria (dove si era radicato e dove aveva vissuto in passato) ed è in attesa di estradizione. Le indagini dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Bologna sono tuttora in corso per ricostruire l’intera rete relazionale intessuta in ambito nazionale ed internazionale da Nicola Acri e dai suoi complici radicati a Bologna, strumentale all’importazione transnazionale di droga, armi ed esplosivi.

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