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Pareggia contro il Milazzo in casa, la Vigor Lamezia, evitando così la terza sconfitta di fila in coppa, e ce la fa quando l’arbitro aveva ormai il fischietto in bocca per il triplice fischio finale. Invece, prima del fine, il signor Zivelli da Torre Annunziata ha fischiato una volta per decretare un rigore per i biancoverdi. A segnare il gol del pareggio dagli 11 metri è Romero, sostituitosi a Mangiapane, che regala il primo punto ai biancoverdi in coppa Italia. Finisce quindi 2 a 2 con la Vigor che era passata in vantaggio dopo soli 4 minuti con Mancosu, ma si era fatta raggiungere sul finale del primo tempo grazie a una “frittata” difensiva e superare da N’ze al 13’ della ripresa. Poi il 2 a 2 finale ai titoli di coda. Un pari giusto per quello che si è visto in campo ma se i mamertini si rammaricano per essere stati raggiunti al quinto e ultimo minuto di recupero, i biancoverdi a loro volta devono recitare il mea culpa per non aver affondato i colpi dopo che la gara si era messa in discesa e aver sprecato una grossa occasione all’inizio della ripresa con Mancosu per passare nuovamente in vantaggio. Una Vigor migliore, almeno nel primo tempo e in qualche tratto della ripresa. Il cambio di modulo (4-2-3-1) ha fatto vedere qualche miglioramento, anche se nella ripresa praticamente Costantino ha schierato più che altro un 4-2-4. A centrocampo però restano i problemi, nel senso che se non c’è il piede di Mangiapane le alternative sono poche in fase di impostazione della manovra. Tutto, quindi, sembra passare sul capitano che, quando viene poi chiuso, ecco che la squadra soffre in fase offensiva trovando pochi sbocchi e, soprattutto, risultando prevedibile con i lanci lunghi e le poche iniziative sulle corsie esterne. Certamente ciò è dovuto anche a una condizione fisica e a una intesa fra i reparti non al massimo, ma probabilmente anche alla mancanza di un giocatore che in mezzo al campo abbia le caratteristiche di dettare i tempi di gioco con personalità e quindi liberare Mangiapane da troppi “ingombri”. Questo, ovviamente, al di là dei risultati fin qui ottenuti in coppa (molto condizionati da episodi) che è invece servita (e lo sarà anche mercoledì nell’ultimo match di coppa a Vibo) per decifrare meglio il gruppo a disposizione di Costantino. La stessa cronaca del match dice questo. Dopo 4 minuti infatti Mancosu segna l’1 a 0 ribattendo in rete il pallone dopo una respinta del portiere su tiro ravvicinato di Erbini. Al 10’ Pergamena si salva in angolo su una punizione di Mangiapane che, tre minuti dopo, sempre su calcio piazzato sfiora l’incrocio. Erbini (21’) non inquadra la porta da buona posizione mentre il Milazzo si fa vedere al 34’ con una zuccata alta di Pepe. Cerchia, che si è visto poco nel vivo del gioco, cerca di sorprendere il portiere da fuori area (38’) e al 45’ un’incertezza fra Gattari e Erbini da il via libera a Mangiacasale per l’1 a 1. Nella ripresa Mancosu (8’) fallisce di poco il 2 a 1 e un minuto dopo Erbini chiude un’azione manovrata spedendo di alto. Al 13’ N’ze fa la differenza sulla sinistra e porta in vantaggio gli ospiti. Il pari sembra fatto quando Mancosu (27’) sfiora il palo. Al 50’ il fallo di mani di Ingemi su cross di Rondinelli causa il rigore del definitivo pari.

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