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POTENZA – Si chiama “bad character evidence”, che significa “prova di una personalità cattiva”. Ha fatto ingresso nell’ordinamento inglese nel 2003 quando sull’onda emotiva di una serie di episodi che avevano destato sconcerto nell’opinione pubblica d’oltremanica il parlamento della regina decise di approvare un giro di vite sulla criminalità. Da allora molte delle garanzie a tutela degli indagati e degli imputati si sono assottigliate. Per valutare la propensione a delinquere di un soggetto vengono prese in considerazione non solo le sentenze passate in giudicato, ma anche delle semplici circostanze di fatto. Per questo i magistrati della corona che si stanno occupando dell’omicidio di Heater Barnett hanno acquisito le relazioni dei periti incaricati dal gip Attilio Orio. Hanno rinviato di una settimana, dal 4 all’11 maggio, la data dell’inizio del processo per Danilo Restivo. Hanno rimandato il momento in cui scopriranno gli elementi in mano all’accusa proprio in attesa dei risultati dell’incidente probatorio. Ora attendono impazienti che i consulenti incaricati completino la traduzione delle migliaia di pagine arrivate via posta.
L’interesse degli investigatori del giallo della sartina trovata uccisa nel bagno di casa sua nel 2002, poco distante dall’abitazione di Restivo, si concentra sulla ricostruzione della dinamica di quanto accaduto nel sottotetto della chiesa della Trinità. L’accanimento dell’assassino dopo la morte di Elisa sul suo corpo inerme, ricorda da vicino il macabro rituale messo in scena sul cadavere di Heater Barnett, ritrovata coi seni mutilati e due ciocche di capelli nelle mani. È la firma del suo assassino.
Quanto a quest’ultimo punto sia l’autopsia del medico legale Francesco Introna, che la relazione dell’antropologa forense Cristina Cattaneo, hanno evidenziato che chi ha ucciso Elisa le ha tagliato addirittura otto ciocche di capelli. E si sa che il giovane Danilo Restivo aveva il vizio di fare la stessa cosa alle sue coetanee. Una personalità a dir poco complessa. Adesso rischia di essere condannato anche per questo.
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