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Dopo la relazione del presidente Salvatore Magarò (in foto) sul recente patto contro la ‘ndrangheta siglato tra la Calabria e la Lombardia – a cui seguirà la visita nella nostra regione della Commissione “Affari Istituzionali” del Consiglio regionale della Lombardia, la Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria ha concluso, nel primo pomeriggio di oggi, i propri lavori, avviando l’esame sulla proposta della Giunta regionale sugli interventi di sostegno alle imprese vittime di reati di ‘ndrangheta e su quella d’iniziativa di Magarò in relazione alle misure per garantire la legalità e la trasparenza nelle procedure degli appalti pubblici e della contabilità regionale.
«L’impianto delle due leggi – afferma il presidente Magarò – mira a privilegiare l’imprenditoria sana nell’assegnazione dei lavori pubblici e a rendere conveniente la fedeltà allo Stato. Al tempo stesso, mi piace sottolineare lo spirito costruttivo che ha caratterizzato i lavori odierni e che fa ben sperare in vista dei prossimi appuntamenti, a cominciare da quello del 4 febbraio prossimo quando, sulle due proposte di legge, saranno auditi i soggetti del partenariato economico-sociale, alla presenza del rappresentante legale della Sua e del direttore generale della Giunta, avvocato Franco Zoccali».
Nella stessa seduta del 4 febbraio, la Commissione, che ha espresso solidarietà al pm della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni, contro il quale si stava progettando un attentato, avvierà una discussione sul «codice di autoregolamentazione del Consiglio regionale sulla trasparenza dei candidati alle elezioni e degli eletti ed amministratori pubblici e per contrastare ogni forma di collusione con l’’ndrangheta». Sono intervenuti i consiglieri Pacenza (Pdl), Dattolo (Udc), Maiolo (Pd), Caputo (Pdl), Censore (Pd), Serra (Insieme per la Calabria) e Giordano (Idv).

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