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Eva Ruscio, la sedicenne deceduta il 5 dicembre 2007 nell’ospedale di Vibo Valentia, fu portata in sala operatoria per una profilassi e non perchè c’era urgenza di un intervento chirurgico. A riferirlo è stato l’otorino Gianluca Bava sentito nel processo a cinque medici accusati dell’omicidio colposo della ragazza. Il processo è in corso dinanzi al giudice monocratico del tribunale di Vibo Valentia. «La ragazza – ha detto Bava – fu portata in sala operatoria per una profilassi e non perchè c’era urgenza. Quando fu portata in sala operatoria, infatti, Eva Ruscio respirava bene e attese un’ora prima che iniziasse l’operazione. Poi arrivò l’anestesista e ci fu una discussione su come procedere». Eva Ruscio era stata ricoverata alcuni giorni prima per un ascesso peritonsillare e morì durante l’intervento di tracheotomia. Il processo è stato aggiornato al 23 luglio prossimo quando saranno sentiti altri testi.
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