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Il IX congresso regionale della UIL tenutosi sabato scorso a Vibo Valentia, ha votato, all’unanimità, un ordine del giorno, riguardante la situazione precaria dei dipendenti di Sviluppo Italia Calabria. «Dopo circa due anni dalla messa in liquidazione di Sviluppo Italia Calabria, voluta dal Governo e dalla Regione Calabria, la situazione – si legge in una nota del sindacato – non è stata ancora definita.
I 138 dipendenti, tutti laureati e diplomati, che, nel tempo, hanno acquisito preziose professionalità, poichè la proroga di Sviluppo Italia Calabria scade il 30 giugno prossimo, non vedono, ancora, prospettive per il loro futuro. Ciò perchè la situazione appare nera per loro stessi e per le loro famiglie, in quanto potrebbero perdere il posto di lavoro, con danno, non solo per i dipendenti, ma anche per la Calabria, che potrebbe perdere 138 professionalità, che rappresentano un patrimonio necessario all’attuazione di processi di sviluppo economico locale, di cui l’ente regionale ha assoluto bisogno di avvalersi».
L’ordine del giorno, approvato dal congresso regionale dell’UIL mette in risalto che «in presenza dell’attuale crisi economica e di scenari occupazionali sempre più preoccupanti, non può consentirsi un disimpegno istituzionale verso lavoratori, quali quelli di Sviluppo Italia Calabria, che hanno dimostrato di possedere qualità professionali e adeguata conoscenza del tessuto economico sociale del territorio calabrese. Tale disimpegno è inaccettabile in una Regione che, nel tempo, si è dimostrata carente di programmazione di medio-lungo periodo delle politiche economiche».
Sviluppo Italia Calabria e i suoi dipendenti, nel corso degli anni, hanno dimostrato la importanza della loro attività, mettendo in piedi ed in produzione circa 12.000 piccole aziende, che hanno occupato oltre 16.000 unità lavorative alleviando l’endemica disoccupazione calabrese.
L’ordine del giorno impegna la segreteria regionale dell’UIL a portare avanti tutte le iniziative utili, nei confronti del Governo e della Regione, per evitare che 138 famiglie vengano messe sul lastrico e che la Calabria venga privata da personale utile a portare avanti iniziative per lo sviluppo economico. La UilcA regionale, infine, «prende atto, con soddisfazione, della riconferma a segretario generale della UIL di Roberto Castagna».
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