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Il caso di presunta malasanità verificatosi circa sei anni addietro presso l’Ospedale di Melito Porto Salvo, quando il piccolo Nicolas Umbaca, di Bianco, nato il 12 ottobre 2004, si ammalò di tetraparesi spastica, patologia ritenuta conseguenza di un taglio cesareo eseguito con molto ritardo, registra una nuova tappa giudiziaria. Oggi, infatti, con una nota stampa, l’avvocato Ferdinando Parisi, che insieme con l’avvocato Armando Veneto cura gli interessi della famiglia Umbaca, ha comunicato che il Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, Kate Tassone, «a seguito delle udienze di opposizione all’archiviazione del 17 e 18 dicembre scorsi», sciogliendo la riserva assunta in quella sede, «ha emesso ordinanza di rigetto della richiesta di archiviazione formulata dalla Procura Generale, accogliendo, per contro, le opposizioni presentate dagli avvocati Veneto e Parisi». Il magistrato ha «disposto che il Procuratore Generale formuli l’imputazione a carico dei due ginecologi dell’Ospedale di Melito di Porto Salvo che hanno avuto in cura la madre di Nicolas al momento del parto». «Si tratta, viene oggi commentato, di un successo perchè finalmente ci sarà un dibattimento che cercherà di fare chiarezza sull’intera vicenda processuale». La famiglia Umbaca ed i loro legali «ritenevano illogico che con un impianto probatorio come quello a disposizione della pubblica accusa, quest’ultima avesse deciso di richiedere l’archiviazione del procedimento, soprattutto a seguito di un avviso di conclusione delle indagini preliminari che faceva presagire una citazione diretta a giudizio». L’augurio dei familiari di Nicolas è «che al più presto intervenga una sentenza che stabilisca, una volta per tutte se vi siano state delle responsabilità dei medici; al più presto perchè sul grave caso incombe il rischio della prescrizione». Nicolas Umbaca è nato il 12 ottobre 2004 all’Ospedale di Melito Porto Salvo ed è affetto da tetraparesi spastica. La conseguenza, dicono da sempre sia i genitori che i legali ed i periti di fiducia, «di un’asfissia per un taglio cesareo eseguito con molto ritardo visto e considerato che – per una macrosomìa- si era verificata la mancata progressione del feto nel canale del parto. Francesco Umbaca, camionista, papà di Nicolas, l’anno scorso si è incatenato davanti al Tribunale di Reggio Calabria e davanti al Ministero della Giustizia, a Roma, per sollecitare i magistrati a decidere in merito e per chiedere che il caso non venisse archiviato.

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