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Spetta a Vibo Valentia il primato del sistema politico provinciale più aperto della Calabria. Con un punteggio pari a 100,0 risulta essere l’Ente provinciale calabrese che più di tutti dedica attenzione nei confronti di donne e giovani, non dimenticandosene al momento della formazione dei processi decisionali interni.
La maglia nera spetta, al contrario, alla Provincia di Catanzaro con 64,0 punti che malgrado si posizioni in testa nella classifica relativa al grado di partecipazione politico-elettorale dei cittadini si presenta poco permeabile al ricambio di genere e di età della classe politica.
Da registrare anche, al di sopra della media regionale (80,5 punti), il secondo posto sul podio di Crotone (94,0 punti) ottenuto grazie al piazzamento migliore quale amministrazione provinciale «più rosa».
Cosenza con 42,2 punti, inoltre, si posiziona all’ultimo posto tra le province «meno giovani» del tessuto politico locale. Pressocchè paritaria la permeabilità delle coalizioni di centro-sinistra e di centro-destra negli organi di governo locale ai giovani (24,4% vs. 23,0%) e alle donne (4,2% vs. 4,1%). È quanto emerge dall’indice di apertura del sistema politico provinciale realizzato dall’Istituto Demoskopika che ha analizzato alcune caratteristiche demo-sociali dei circa 200 amministratori provinciali calabresi.
«Obiettivo del nostro studio – ha dichiarato il presidente dell’Istituto Demoskopika, Raffaele Rio – è stato quello di fornire alcune indicazioni sul livello di apertura del sistema politico locale, attraverso l’osservazione della partecipazione politico-elettorale e la presenza giovanile e femminile nelle Amministrazioni provinciali calabresi.
Nelle prossime settimane – ha concluso il presidente dell’istituto Demoskopika, Raffaele Rio – saranno resi noti, in un’apposita conferenza stampa a Roma, i risultati dell’apertura del sistema politico italiano che confidiamo possa contribuire a costruire un confronto più concreto sull’impegno e sul coinvolgimento delle donne e delle nuove generazioni nei ruoli politico-decisionali del nostro Paese». Partecipazione politico-elettorale: svetta Catanzaro. Le elezioni costituiscono il principale momento di verifica della partecipazione dei cittadini alla politica. Nell’analisi che segue sono presi in esame e messi a confronto i dati sulla partecipazione e l’affluenza alle urne della popolazione provinciale nelle ultime elezioni regionali, politiche e provinciali, mediante la costruzione di un indice di partecipazione politico-elettorale per ciascuna provincia.
Tale indice altro non è che la media, a livello provinciale, dei livelli di partecipazione raggiunti in ciascuna competizione elettorale. Catanzaro è la provincia che ottiene il migliore piazzamento grazie alla più significativa partecipazione dei suoi cittadini alle competizioni elettorali. La media di affluenza alle urne dei catanzaresi, rispetto alle ultime tre tornate elettorali è, infatti, del 69,8% (100,0 punti), superiore di ben 3,3 punti alla media regionale (95,3 punti; 66,5%).
In seconda posizione Vibo Valentia dove poco meno di 7 residenti su dieci (96,6 punti; 67,4%) partecipano ”attivamentè’ alle consultazioni elettorali. I più ”distrattì’ si dimostrano i cittadini residenti nel territorio provinciale di Cosenza: il livello di partecipazione politico-elettorale rilevato in quest’area è del 66,2% (94,8 punti). Ancora più distaccati appaiono i reggini e i crotonesi, rispettivamente con il 66,1% (94,7 punti) e il 62,7% (89,8 punti). Le amministrazioni provinciali «più giovani»: le «piccole» tirano la volata. Spetta a Vibo Valentia il primato di amministrazione provinciale più giovane, con un’incidenza del 35,3% (100,0 punti), a fronte di una media calabrese del 24,8 per cento: ben 12 su 34 gli under 40 che ricoprono una carica istituzionale all’interno dell’Ente. Al secondo posto Crotone (85,8 punti), con una presenza giovanile nell’amministrazione pari al 30,3 per cento del totale. Terza Reggio Calabria con il 26,3 per cento (74,5 punti). Mentre Catanzaro (48,4 punti) e Cosenza (42,2 punti) risultano le amministrazioni politicamente meno «vicine ai giovani» con valori al di sotto della media calabrese, confermando percentuali che oscillano tra il 17,1 per cento e il 14,9 per cento. Disarticolando il dato per organo provinciale, la classifica presenta alcune significative variazioni. La provincia di Reggio Calabria, infatti, conquista la vetta per quanto riguarda l’Esecutivo provinciale più giovane della Calabria: ben 4 su 10 (40,0%) gli amministratori junior chiamati a far parte dell’attuale Giunta. Piuttosto significativo il divario che la separa dalle seconde in classifica, Crotone e Vibo Valentia, entrambe con una presenza giovanile all’interno dell’organo esecutivo provinciale pari al 22,2 per cento; seguono Cosenza e Catanzaro rispettivamente con il 18,2 per cento e il 9,1 per cento. Il Consiglio provinciale più giovane della Calabria è quello vibonese: 40 per cento la quota di amministratori junior che ne fanno parte.
Il più vecchio quello della Provincia di Cosenza detentore di primato in negativo (solo 13,9 per cento di presenza giovanile al suo interno). In posizione centrale si collocano le province di Crotone (33,3%), Reggio Calabria (21,4%) e Catanzaro (20,0%). Un ulteriore classificazione del livello di apertura del sistema politico regionale nei confronti dell’universo giovanile è stata ottenuta in considerazione dell’orientamento politico delle singole amministrazioni. Più attenzione dunque da parte dei governi provinciali di centro-destra o di centro-sinistra? Complessivamente, le coalizioni registrano un piazzamento ex aequo: 24,4 per cento della coalizione del centro-sinistra a fronte di un 23,0 per cento del centro-destra. Se si osservano i dati relativi alle percentuali di presenza giovanile negli Esecutivi provinciali, al contrario, prevale una maggiore apertura del centro-sinistra: 26,7 per cento di presenza under 40 contro il 15,0 per cento della coalizione avversa. Composizione completamente capovolta per i Consigli provinciali. Infatti, quelli di centro – destra risultano più aperti ai giovani con il 25,9% contro il 23,6% del centro – sinistra. Le istituzioni in «rosa»: il podio a Crotone. Il titolo di Amministrazione provinciale più ”rosà’ spetta a Crotone (100,0 punti; 6,1% la quota di donne presenti al suo interno). Seguono Vibo Valentia (96,7 punti; 5,9%) e Cosenza (72,1 punti; 4,4%) rispettivamente al secondo e al terzo posto. In coda, Reggio Calabria e Catanzaro (malgrado quest’ultima sia l’unico Ente provinciale ad avere una donna alla guida del Governo locale) che presentano valori al di sotto della media Calabria (70,5 punti; 4,3%) con percentuali che oscillano tra il 2,6% (42,6 punti) ed il 2,4% (39,3 punti). Cosenza si colloca in testa con un 18,2% di presenza femminile nell’Esecutivo provinciale, cui seguono Vibo Valentia (11,1%) e Catanzaro (9,1%). Non si rileva invece, alcuna presenza femminile nelle Giunte provinciali di Reggio Calabria e Crotone. Ai vertici della graduatoria del Consiglio provinciale più «rosa» della Calabria recupera la Provincia di Crotone che balza in testa con l’8,3%. Seguono Vibo Valentia che detiene una posizione di vertice «rosa»con il 4,0% e Reggio Calabria (3,6%). In coda, infine, Catanzaro e Cosenza che confermano l’ultimo posto senza alcuna presenza femminile in seno ai rispettivi Consigli provinciali.

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