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di Renato Carpentieri
L’esperto centrocampista barlettano, ex Albenga che in passato ha vestito anche le maglie di Bari, Taranto, Lecce, Monopoli e Barletta, oltre che di Genoa, Reggina, Cosenza, Cavese, Como, Reggiana, Ancona, Livorno, Torino e Venezia aveva il contratto in scadenza ed ora è stato ingaggiato dal Pisticci. Pisticci, amichevole col Taranto il 3 gennaio al Michetti
Il tre gennaio al Michetti amichevole di lusso per la squadra di Pasquale Arleo. Dovrebbe esserci anche l’ex di turno Cazzarò che non ha ancora esordito in maglia gialloble per fastidi muscolari. Non è da escludere che per quella gara ci siano novità di mercato con l’inserimento di qualche pedina importante: Piero Parente.
QUI MATERA- DUE che Martone conosce alla perfezione. Saverio Maranzano e Luigi Manzo erano compagni di squadra del centrocampista napoletano Savino Martone.
«Per quanto riguarda Luigi Manzo, arriva da un’esperienza non esaltante a Campobasso ma ha alle spalle tre campionati da titolare in serie D in piazze impèortanti come Pomigliano, Angri e San Giuseppe Vesuviano. Ci serviva un altro difensore, perchè il reparto era in effetti scoperto come centrali. Credo che ci sarà d’aiuto, perchè è motivato ed ha l’occasione per rimettersi in carreggiata e rigenerarsi con noi a Matera». Martone era con Maranzano a Campobasso, dove il fantasista l’anno scorso ha giocato sempre esterno alto o dietro le punte. «In effetti è vero.
Non l’ho mai visto attaccante e non posso giudicarlo in quel ruolo. E’ un buon giocatore, ma credo che sia giusto definirlo mezza punta. Però-continua Martone- non sta a me valutare se potrà esserci d’aiuto o meno. So solo che non è stato tesserato ancora a differenza di Manzo, poi tutto il resto chiedetelo ai tecnici».
Arrivato in punta di piedi, Savino Martone si è ritagliato il suo spazio facendosi apprezzare a centrocampo dove c’era bisogno di puntelli.
«Sono soddisfatto della mia esperienza a Matera e soprattutto di aver scelto bene. C’erano anche altre proposte quando ho lasciato Latina, ma ho scelto Matera perchè la piazza è importante e stimolante. Tutto confermato dai fatti. Spero in un 2010 di soddisfazioni, puntando molto anche sulla coppa Italia che credo sia il lasciacondotto per il calcio profesionistico in caso di vittoria. Per questo, sono certo che il Matera si muoverà con saggezza sul mercato».
Fin qui Martone. Saverio Maranzano, attaccante palermitano classe 1985, è cresciuto nel Settore Giovanile della Sampdoria. Nel suo curriculum figurano varie convocazioni per la Nazionale Italiana Under 19, tre stagioni nei professionisti nelle file di Olbia, Pistoiese e Pisa.
In serie D ha giocato nel Campobasso e nella Sestrese, oltre al Cuneo.
Trequartista, altezza 176 cm, totalmente ambidestro (mancino naturale). Molto dotato tecnicamente, rapido, portato sia alla finalizzazione che ad assistere i compagni. In effetti, la prima impressione data è quello del trequartista e molto simile a Logrieco e Campo, mentre al Matera serve un giocatore che può giocare da prima o seconda punta, quindi capace di affiancare o sostituire (in caso d’occorrenza) Diego Albano.
Le caratteristiche di Maranzano sembrano diverse, ma è chiaro che sarà tutto più chiaro oggi quando Pino Giusto lo schiererà a Terlizzi contro la locale squadra che milita nel campionato d’Eccellenza Pugliese. Un torneo molto alto dal punto di vista tecnico con squadre, tra cui il Terlizzi, che hanno davvero poco da invidiare a quelle di serie D, visto che non hanno l’obbligo di schierare cinque under ma solo tre.
Il Matera si presenterà nella cittadina pugliese con i nuovi arrivi e molti giovani,tra cui l’under Francesco D’Angelo ex Monopoli, difensore basso del 1990, perchè in mattinata la squadra effettuerà un’altra seduta d’allenamento mentre nel pomeriggio saranno degli under e poco più a onorare l’impegno.
Renato Carpentieri
FRANCAVILLA – Giorni di intenso lavoro, per la formazione rossoblu in vista della prima gara del 2010.
Ieri doppia sessione di lavoro per la squadra presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”. Al mattino i calciatori sono scesi sul terreno di allenamento ed hanno svolto prima il riscaldamento tecnico, con il preparatore Pasquale Natale.
Poi è stata la volta di Ranko Lazic e del suo vice Salvatore Marino, che hanno impegnato il gruppo nel possesso palla e lavoro tattico, dove si è notato sin da subito una buona concentrazione di tutti i ragazzi.
Il Francavilla non vede l’ora di tornare a giocare. Il ruolino di marcia in campionato è super e fosse stato per la squadra, avrebbero fatto volentieri a meno della sosta proprio in questo momento. Le soste lunghe fanno perdere un pò di condizione e valori atletici, ma i rossoblu si stanno impegnando in questi giorni, considerato che poi inizierà un doppio confronto di partite incredibili; Pianura e Sant’Antonio Abate, entrambe in casa. Per quella occasione, Del Prete e compagni, vogliono avere una condizione adeguata, per affrontare le due formazioni campane nel migliore dei modi.
Ma per fare questo, servirà tanto impegno e concentrazione da parte di tutti. Ovvio che il desiderio è fare meglio di quanto fatto finora, ma mister Lazic, si accontenterebbe anche di continuare così. Innanzitutto, non bisogna scordarsi di quanto fatto finora.
L’intento della squadra è fare sempre in più, ma non dimentichiamoci che quanto fatto fino a questo momento è qualcosa di straordinario.
Quello che si fa sul campo è quantificabile con i punti e va considerato in base ai valori. Il Francavilla ha una squadra giovane e con degli elementi di esperienza. Ingredienti, che fanno del sodalizio sinnico, un team pericoloso e difficile da affrontare. Meglio però, non abbassare la guardia. Ranko Lazic, vorrebbe vincere tutte le partite, e trasmette questa voglia al gruppo, che non si deve mai accontentare, però è anche vero che pensare che tutto questo possa avvenire, anche per le altre partite che mancano fino alla fine del torneo, non è scontato. La voglia del
sodalizio del patron Franco Cupparo, è quella di fare ancora di più, in questo girone di ritorno, ma se non dovesse farcela, ha comunque fatto qualcosa di straordinario.
Claudio Sole
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