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I CAMBIAMENTI che ci saranno alla Provincia di Matera nei prossimi mesi con il passaggio della giunta da sei ad otto assessori non potevano passare inosservati. Saranno diversi i partiti politici che penseranno ad un ingresso in giunta o ad aumentare la propria rappresentanza. Così come restano aperte questioni come quella dell’Udc che potrebbero ulteriormente ampliare la maggioranza che sostiene Stella. L’ingresso dell’Udc in maggioranza a Matera sarebbe seguito quasi inevitabilmente da un ingresso in giunta. Una voce che si rincorre e che nessuno finora a mai smentito. In questo quadro fa discutere l’articolo pubblicato domenica dal “Quotidiano” nel quale si preannuncia la richiesta di Italia dei Valori di aumentare la propria rappresentanza in giunta con un componente che arriva dall’Addc di Rosa Mastrosimone che ha appena aderito, tra non poche polemiche, ad Idv.
In relazione alla notizia che riferisce della richiesta da parte dell’Addc di un assessorato alla Provincia di Matera da attribuire ad Italia dei Valori, il Circolo “G. Giugni” di Matera intende sottoporre al Presidente della Giunta Provinciale, Franco Stella, «l’assoluta necessità di proseguire nell’attuazione del programma di governo proposto nella recente campagna elettorale avvalendosi esclusivamente delle forze politiche e dei partiti facenti parte della coalizione premiata dagli elettori solo poco più di sei mesi fa (del 6 e 7 giugno 2009) con una larga maggioranza.
Si ricorda», aggiunge ancora la nota del Circolo Giugni, «che tra questi partiti non vi era l’Addc, partito che attualmente vede il proprio candidato presidente seduto tra i banchi dell’opposizione in consiglio provinciale. Da elettori e sostenitori di Italia dei Valori alle ultime elezioni provinciali, riteniamo che un allargamento della attuale maggioranza a consiglieri di opposizione possa rappresentare un grave vulnus al mandato conferitole, Presidente Stella, dalla volontà popolare nel giugno scorso.
Quanto poi alla “confluenza” di Addc in IdV, come ha scritto il nostro Presidente, On. Antonio Di Pietro, sul suo blog personale l’8 novembre 2009 facendo riferimento al caso di un parlamentare IdV “migrato” probabilmente nella PdL, “reputo opportuno che debba dimettersi da parlamentare perché non è con la formazione presso la quale confluirà, qualsiasi essa sia, che gli elettori lo avrebbero voluto”.
Mutatis mutandis, il rispetto della volontà degli elettori si concretizza nell’attuazione dell’attuale programma di governo, rigettando al mittente proposte di “rimpasti” di giunta provinciale sollecitati da allargamenti della maggioranza ad esponenti eletti per fare opposizione.
Rimpasti o allargamenti che costituirebbero, a nostro avviso, un sostanziale tradimento del voto espresso dalla maggioranza degli elettori nel giugno scorso» conclude la nota. «Tuttavia, è proprio la fedeltà al programma, sia da parte di IdV che della maggioranza di cui fa parte, a tracciare “una linea di demarcazione tra chi vuole seguire un pensiero politico e chi cerca una “casacca per coltivare il proprio orticello” (Antonio Di Pietro, blog personale dell’8/11/2009)».
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