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«Quel che sostengo da settimane è ben noto. Il sottosegretario Menia non può interpretarlo a modo suo per giustificare i ritardi del governo o credere di illudere la gente. Ho detto e ribadisco che noi vogliamo solo sapere cosa c’è nei fusti contenuti nella nave affondata al largo di Cetraro. Se c’è acqua minerale tanto meglio. Purtroppo, per ora, Menia non è grado di garantire nulla». Così, dall’Australia dove si trova per motivi istituzionali, l’assessore regionale all’Ambiente dalla Regione Calabria, Silvio Greco, replica al sottosegretario all’ambiente Roberto Menia. «Vogliamo sperare soltanto – aggiunge Greco – che il ministero dell’Ambiente faccia proprio l’auspicio del presidente della Commissione bicamerale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, Pecorella, il quale non fa che avvalorare la richiesta mia e del presidente Loiero affinchè, Cunski o non Cunski, si accerti cosa essa contiene. I calabresi non si accontentano certamente delle rassicurazioni generiche fin qui avute». «Bisogna completare le indagini – conclude l’assessore Greco – e poi estenderle per la ricerca di altre cosiddette navi dei veleni, effettuare le indagini a terra ed eventualmente bonificare. Questo chiede la Regione, questo chiedono i sindaci e questo chiedono i calabresi. E compete solo al Governo dare risposte, possibilmente in tempi brevi, in tempi di emergenza. Nella speranza che siano rassicuranti».
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