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di FRANCESCO SIBILLA
Il Crotone riprende oggi pomeriggio a Steccato di Cutro la preparazione in vista della trasferta di Lecce che alla luce delle cose avrà già un peso specifico molto alto nell’economia della classifica. C’è da dire che con la gara al Via del Mare, stadio sempre molto caro ai tifosi crotonesi (“ti ricordi Lecce?…”), finisce anche questa non semplice parte iniziale del calendario dopo la quale i rossoblù affronteranno avversari apparentemente più abbordabili, anche se questo stesso è un discorso puramente teorico. Il dibattito fra i tifosi sulla condizione della squadra, sulle sue prestazioni e sul modulo di gioco intanto impazza: la linea prevalente, che è poi quella più moderata e ragionevole, è di dare fiducia a Lerda e alla squadra, di permettere loro di trovare la quadra e cercare l’indispensabile assestamento. In pochi per ora quelli che mostrano segni d’impazienza, meno ancora gli iper-critici. Anche se, lo ripetiamo, qualche domanda è legittimo porsela, dall’opportunità di procedere coi tre tenores sulla trequarti continuando con Bonvissuto come punta unica all’effettiva versatilità degli stessi trequartisti come esterni offensivi. Di sicuro, ora che l’infermeria è praticamente vuota, c’è da mandare in campo chi sta meglio e fra chi sta meglio scegliere. Morleo lentamente avrà le gambe e il fiato di prima dell’infortunio, Zito sarà utilissimo e comincerà anche a “vedere” la porta, ma fintanto che non sono al massimo è meglio preferire loro chi può dare anche il fritto. Il campionato è combattuto quasi solo con la spada, i fiorettisti sono pochissimi, e non è un caso, non può esserlo, che il Crotone abbia offerto la migliore prestazione nella gara casalinga contro il Brescia, freschissimo primatista sia pure in compagnia del Frosinone. Il direttore sportivo, Ursino, predica calma: «Avevamo un inizio difficile, e non ci nascondiamo che per noi sarà un’annata molto dura. Però crediamo in questa squadra, e sappiamo che può dare molto di più di quello che ha dato finora. Alcuni giocatori vanno aspettati per motivi d’inserimento, alcuni altri non sono ancora al massimo della forma: insomma, occorre un po’ di pazienza». Per Ursino queste prime battute stagionali non sono state molto indicative, né in testa, né in coda: «C’è stata questa partenza sprint del Frosinone, ma penso che i valori veri non possono non emergere. Il Torino è già lì, presto arriverà anche la Reggina, sono le squadre più forti e lo dimostreranno. Dietro ci sono sette, otto squadre che giocheranno per arrivare ai play-off, e qualcuna è attardata. Però è presto per esprimere giudizi. Prendete la Salernitana: adesso sembra che nemmeno reagisca, ma non è così debole come dice la classifica attuale. Siamo solo all’inizio, di cose ne succederanno tante».

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