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«La grande attenzione dimostrata quotidianamente dalle istituzioni calabresi verso la continua allocazione di parchi eolici sul territorio regionale rischia di distrarre l’opinione pubblica dai problemi reali dei cittadini calabresi, da sempre vessati dalla scarsa qualità del servizio elettrico». È quanto affermano, in una nota congiunta, le segreterie regionali di Filcem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil.
«E’ da tempo che il sindacato di categoria – prosegue il comunicato – richiama l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica sulla necessità di incalzare Enel, unico distributore di energia elettrica in Calabria, perchè la qualità del servizio erogato sia soddisfacente e di pari livello a quello fornito al resto d’Italia».
Secondo i sindacati, «la Calabria è una regione in continua emergenza sul versante elettrico. Gli eventi atmosferici invernali e ora paradossalmente il grande caldo mettono continuamente a dura prova il sistema elettrico. È questo il prezzo che pagano il Mezzogiorno e la Calabria in particolare per la mancanza di investimenti finalizzati alla manutenzione degli impianti e per la cronica mancanza di personale tecnico operativo».
«La Calabria – conclude la nota – rischia di essere abbandonata a se stessa. In una realtà regionale fatta di poca luce e moltissime ombre, l’Enel non investe adeguatamente in risorse economiche e umane per porre rimedio ai disagi che oggi gli utenti devono sopportare quasi quotidianamente».
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