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IL PUNTO di partenza è una dissociazione completa e totale da uno striscione offensivo indirizzato alla Nuova Invicta e imputato a propri sostenitori. Quello di arrivo è la remissione del mandato da presidente di Francesco Petrullo.
In buona sostanza una mezza apertura alla creazione di una società più forte e solida, con il coinvolgimento di quanti hanno dimostrato in passato e attraverso le nuove esperienze, di voler bene al basket e di voler portare in alto il nome di Potenza, partendo, ovviamente, da una categoria più alta.
La riunione operativa dei dirigenti della Levoni Potenza si è conclusa con un passo avanti notevole verso nuovi scenari (che, per dirla tutta, non sarebbero nemmeno sgraditi ai cugini della Corporelle Potenza e al loro massimo dirigente Colangelo), ma anche con il chiaro intento di ambire a disputare un campionato all’avanguardia in una categoria difesa con i denti già da due stagioni a questa parte.
Procedendo con ordine, la questione dello striscione (per inciso, trovato a terra in via Zara, dove è arrivato il pullman dei giocatori reduci dal ko di Siracusa) è risolta dalla Levoni con il più totale dissenso: “Questa come altre manifestazioni di cui è stata vittima la Levoni Potenza su alcuni siti internet nel corso dell’anno sportivo sono testimonianza di immaturità che non appartiene ai veri sportivi”.
La questione del presidente: Petrullo ha messo a disposizione il proprio mandato “per favorire l’ampliamento della base societariae l’ingresso di nuovi soci e di nuovi dirigenti. “L’intenzione del presidente Petrullo – è scritto – e di tutti gli attuali soci della Levoni Potenza è quella di rinforzare la società sia da un punto di vista economico che da un punto di vista organizzativo, affinché la società possa essere pronta fin da subito a partecipare all’impegnativo Campionato di pallacanestro di Serie A dilettanti 2009/10”. Qualora quanto scritto tra le righe non fosse percepibile, il comunicato della società di via degli Olmi è ancora più netto: “L’auspicio che è stato espresso è che tutte le forze e le persone che vogliono bene al basket potentino sappiano trovare motivazioni e stimoli per dare vita ad una compagine forte che garantisca anche per l’avvenire una qualificata presenza della città di Potenza in un prestigioso campionato quale la A dilettanti”. Forte e chiaro: segnale di distensione lanciato e prima mossa effettuata. Ora si attendono risposte.

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